Pakistan: grande manifestazione di protesta dei lavoratori dell’industria a Karachi
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4 Settembre 2021È uscito il terzo e ultimo volume della Storia del bolscevismo di Alan Woods.
Il volume prende le mosse dal momento dell’esplosione del primo conflitto mondiale, nell’agosto del 1914. È un cataclisma che travolge il movimento operaio in tutta Europa: mentre milioni di operai e di contadini vengono scaraventati nelle trincee a massacrarsi gli uni contro gli altri, i partiti socialisti della Seconda internazionale capitolano ignominiosamente ai diversi sciovinismi nazionali, abbracciano la causa della guerra e tradiscono l’internazionalismo di classe che doveva esserne il principio fondante. Illegale il partito in Russia, arrestati i suoi deputati, il dibattito politico si restringe a piccole cerchie di esiliati, sparsi ai quattro angoli del mondo e divisi dai fronti di guerra.
Ancora una volta è nella chiarificazione teorica che Lenin cerca e trova l’ancoraggio che impedisca al partito rivoluzionario di soccombere alla corrente contraria della storia. Gli aspri dibattiti sulla natura della guerra, sull’imperialismo, lo sciovinismo, la questione delle nazioni oppresse, le ragioni del crollo dell’Internazionale consentono di tracciare una rotta per questa nuova traversata nel deserto.
La seconda parte del volume tratta infine dell’anno decisivo, il 1917. Contrariamente alla mitologia anche l’anno rivoluzionario per eccellenza non fu affatto una marcia trionfale delle masse verso il potere, bensì un percorso complicato che dopo la spallata del febbraio che rovesciò la monarchia zarista vide avanzamenti, arretramenti, fasi di reazione. Queste diverse fasi si riflessero in polemiche accese fra i dirigenti bolscevichi. Centrale da questo punto di vista il dibattito di marzo-aprile, che vede Kamenev e Stalin schierati su una posizione di appoggio critico al governo provvisorio, posizione che viene spazzata via dall’intervento di Lenin con le famose Tesi di aprile che, superando i punti irrisolti della tradizione politica del bolscevismo, orientano saldamente il partito verso l’insurrezione di ottobre.
Ancora una volta Lenin rompe col formalismo (“museo delle antichità dei vecchi bolscevichi”, così ironizzerà nella polemica i suoi stessi compagni) per far emergere in tutta la sua forza il nucleo rivoluzionario della dialettica marxista Dibattiti che procedono di pari passo con le gigantesche battaglie che milioni di operai e soldati conducono alla ricerca di una via d’uscita dall’inferno della guerra e da un’oppressione secolare, che nel libro vengono ricostruiti minuziosamente con ampi riferimenti ai testi dell’epoca, lontano sia dalle falsificazioni della storiografia borghese che dalla distorsione che dallo stalinismo in poi ha snaturato e reso irriconoscibile l’autentica vicenda del partito più rivoluzionario che la storia abbia sin qui conosciuto.
Da leggere, studiare e discutere per i rivoluzionari di oggi e domani!
Il volume è disponibile al prezzo di 10 euro.
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I primi due volumi: