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Solidarietà con il Partito comunista del Venezuela

Il Partito Comunista Venezuelano sta affrontando una campagna, portata avanti dal PSUV e dal governo, di attacchi, calunnie e colpi di mano atti a sottrarre alla sua direzione democraticamente eletta la propria registrazione legale ed elettorale,. La seguente dichiarazione di solidarietà è stata approvata all’unanimità dalla direzione della Tendenza marxista internazionale durante la riunione del suo Comitato esecutivo internazionale di questa settimana. Le sezioni e i gruppi rappresentati (provenienti da 30 Paesi) sono elencati alla fine.

 

Il Partito Comunista Venezuelano è attualmente sotto attacco da parte del PSUV e dell’apparato statale venezuelano. L’obiettivo di questa campagna è quello di sottrarre la personalità giuridica, l’uso dei simboli e la registrazione elettorale del Partito alla sua direzione legittima, democraticamente eletta nel 16° Congresso del 2022.

Per portare avanti questo piano, si è formato un gruppo di agenti che si fa chiamare “PCV patriottico”, composto per lo più da membri del PSUV e da ex militanti del PCV espulsi dal partito negli anni passati. Il 10 luglio, queste persone hanno presentato una denuncia legale alla Corte Suprema di Giustizia, dove chiedevano la nomina di un nuovo gruppo dirigente del PCV composto da persone simpatizzanti del partito al potere.

Questo stesso metodo è stato usato in precedenza contro altri partiti di sinistra che fanno parte dell’Alternativa Popolare Rivoluzionaria (APR), come il PPT, i Tupamaros e altri.

Nell’ambito di questa campagna, sono state lanciate calunnie assurde contro il PCV, come quella secondo cui esso farebbe parte della destra filo-imperialista e riceverebbe finanziamenti dalla Casa Bianca o da persone corrotte come l’ex ministro del petrolio Rafael Ramírez, ora in conflitto con l’ala dominante del PSUV.

La Tendenza Marxista Internazionale desidera esprimere la sua piena solidarietà ai compagni del PCV di fronte alle minacce di questo assalto antidemocratico contro la loro organizzazione, così come respingiamo in maniera totale la campagna diffamatoria lanciata per giustificare tale attacco.

A prescindere dalle differenze politiche che possiamo avere con i compagni del PCV, questo attacco è un’interferenza inaccettabile e indebita da parte dello Stato negli affari interni delle organizzazioni operaie, che mette a repentaglio la loro libertà di organizzarsi, di decidere sui propri affari interni e di condurre una vita politica libera.

I firmatari:

Corriente Socialista Militante (Argentina)

Der Funke (Austria)

Vonk/Révolution (Belgio)

Socialist Appeal (Gran Bretagna)

Esquerda Marxista (Brasile)

Fightback/La Riposte Socialiste (Canada)

CMI – Octubre (Cile)

Colombia Marxista (Colombia)

Revolution (Danimarca)

Bloque Popular Juvenil (El Salvador)

Révolution (Francia)

Der Funke (Germania)

Epanastasi (Grecia)

Sinistra classe rivoluzione (Italia)

Revolutie (Paesi bassi)

Campaign for a Workers Alternative (Nigeria)

Marxy (paesi di lingua araba)

La Izquierda Socialista (Messico)

Colectivo Marxista (Portogallo)

Lal Salam (Pakistan)

Czerwony Front (Polonia)

Organizzazione dei Comunisti Internazionalisti (Russia)

Lucha de Clases (Spagna)

Revolution (Svezia)

Der Funke/L’étincelle (Svizzera)

The Spark 火花 (Taiwan)

Socialist Revolution (USA)

Revolution (Sud Africa)

Marxista Revolusionariu (Timor Esr)

Lucha de Clases (Venezuela)

Crvena Kritika (Jugoslavia)

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