Una nuova recessione mondiale è alle porte
6 Novembre 2015
A 98 anni dalla rivoluzione d’Ottobre
7 Novembre 2015
Una nuova recessione mondiale è alle porte
6 Novembre 2015
A 98 anni dalla rivoluzione d’Ottobre
7 Novembre 2015
Mostra tutto

Sciopero del‭ ‬7‭ ‬novembre – I lavoratori del commercio non ci stanno‭!

Mentre Governo e Confindustria attaccano i contratti nazionali insieme al diritto di sciopero,‭ ‬la classe padronale del commercio‭ ‬si presenta ai tavoli di trattativa dei rinnovi nazionali‭ ‬con‭ ‬proposte irricevibili.

Il‭ ‬7‭ ‬novembre‭ ‬è proclamato il primo di due scioperi generali del commercio per i lavoratori delle aziende aderenti a‭  ‬Federdistribuzione,‭ ‬Distribuzione Cooperativa e Confesercenti,‭ ‬che hanno il contratto scaduto da quasi due anni,‭ ‬col rischio concreto quindi di saltare in toto una tornata contrattuale,‭ ‬con forti ripercussioni sui salari dei lavoratori.

La piattaforma unitaria dei sindacati proposta nel‭ ‬2013‭ ‬non è stata presa minimamente in considerazione e,‭ ‬per contro,‭ ‬vengono proposti attacchi a salario,‭ ‬diritti e tempi di vita dei lavoratori.

Le richieste di Federdistribuzione sono terrificanti,‭ ‬propongono un contratto pagato interamente dai lavoratori,‭ ‬con la perdita dei permessi individuali,‭ ‬degli scatti di anzianità,‭ ‬dell’incidenza della‭ ‬13a e‭ ‬14a mensilità‭ ‬sul Tfr,‭ ‬per arrivare alla parte salariale,‭ ‬dove si dichiarano aperti ad un eventuale aumento purché‭ ‬la vigenza sia posticipata al‭ ‬2016-2018‭!

La‭ ‬distribuzione cooperativa invece chiede di abbassare tutte le maggiorazioni,‭ ‬non pagare i primi‭ ‬tre giorni di malattia come avviene nel commercio privato,‭ ‬di abbassare la paga oraria aumentando il divisore orario,‭ ‬e in ultimo,‭ ‬eliminare alcuni inquadramenti intermedi che fino ad oggi riconoscevano la professionalità‭ ‬degli addetti.

Confesercenti tace,‭ ‬aspettando di vedere cosa otterranno i padroni agli altri due tavoli.‭ ‬È di fondamentale importanza che questo sciopero riesca bene e venga organizzato nei migliore dei modi,‭ ‬con assemblee nei luoghi di lavoro,‭ ‬volantinaggi davanti ai negozi,‭ ‬attivi di delegati,‭ ‬per consentire il più ampio coinvolgimento dei lavoratori interessati.

La Filcams deve uscire dalla logica di siglare contratti a tutti i costi,‭ ‬che in questo momento sono solo a perdere per i lavoratori,‭ ‬come quello con Confcommercio,‭ ‬firmato nell’illusione che essere dentro a un contratto nazionale sia comunque una vittoria e nella speranza di sbloccare gli altri tavoli.‭ ‬Ma l’unico effetto sortito è stato quello di essere preso come modello per firmare il vergognoso contratto dei chimici.

I lavoratori devono spingere la Filcams affinché inizi un vero progetto di lotta e di contrasto agli attacchi che stanno subendo i lavoratori,‭ ‬per la tutela dei diritti e del salario e verso la riconquista di quello che ci hanno tolto.

Condividi sui social