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Nuovo opuscolo: Per una nuova Intifada!

di Ezoubair Lalaoui

A 6 mesi dall’inizio del conflitto in Palestina il bilancio è quello di un massacro unilaterale: 30mila morti, di cui la metà bambini, e 70mila feriti, edifici rasi al suolo e centinaia di migliaia di sfollati ammassati al confine con l’Egitto.

La situazione ha fatto emergere chiaramente agli occhi di tutto il mondo la complicità sanguinaria tra i governi occidentali e Israele. Manifestazioni in solidarietà con la Palestina si sono svolte in ogni città e hanno fatto capire da che parte stanno i giovani e i lavoratori.

In questa scia, pubblichiamo il nostro nuovo opuscolo Giù le mani da Gaza! Per una nuova Intifada! che, in un mare di menzogne e false soluzioni, vuole essere uno strumento per approfondire la questione palestinese e affinare la lotta contro gli imperialisti.

Nel primo articolo viene fatto un quadro della situazione in Medio Oriente, a partire dall’ondata di rabbia che l’avanzata israeliana ha sollevato nella regione e non solo, sottolineando come le implicazioni rivoluzionarie di questo sentimento di massa terrorizzino le classi dominanti. Viene poi criticata la soluzione dei due Stati come l’utopia che ha relegato il popolo palestinese nella subalternità, senza possibilità di sbocco, a partire dai fallimentari Accordi di Oslo del 1993. Si spiega, quindi, come non vi può essere alcuna fiducia in nessuno dei regimi arabi, per i quali il popolo palestinese è solo merce di scambio.

Nel secondo articolo spieghiamo perché dovunque nel mondo i comunisti hanno lanciato lo slogan “Intifada fino alla vittoria”, rifacendoci agli esempi di lotta dell’insurrezione del 1987, quando i giovani palestinesi insorti, armati di sassi e bastoni, misero in difficoltà l’apparato repressivo israeliano, conquistando perfino la solidarietà di alcuni settori della classe lavoratrice israeliana.

Infine, ripubblichiamo la dichiarazione che la Tendenza Marxista Internazionale ha diffuso all’indomani del 7 ottobre, in piena solidarietà al popolo palestinese e rigettando al mittente la falsa propaganda che vorrebbe criminalizzare le vittime. Allora i salotti buoni fecero una levata di scudi a favore del “diritto all’autodifesa” di Israele (da leggersi difesa del miglior investimento degli USA, a detta di Biden), ma dopo aver fallito in questa propaganda, accompagnata dalle manganellate della polizia, oggi i “migliori” di loro ci propinano la cantilena della pace dei popoli, mentre sottobanco i governi continuano a mandare armi e miliardi a Israele.

Di fronte alla strage e all’allargamento del conflitto, difendiamo una posizione internazionalista! L’unico modo con cui può essere conquistata la libertà per la Palestina passa attraverso la lotta per rovesciare il capitalismo nella regione e nei nostri paesi.

 

Per acquistare l’opuscolo presso la nostra Libreria Marxista vai a questo link.

 

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