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Con il numero 110 di Rivoluzione ha inizio la campagna che porterà alla nascita del Partito Comunista Rivoluzionario.
Nei prossimi due mesi i nostri militanti e sostenitori tappezzeranno il paese con decine di migliaia di poster e stickers e organizzeranno un intervento sistematico dentro e davanti a centinaia di posti di studio e di lavoro, secondo il piano di lavoro discusso dalle nostre commissioni giovanile e sindacale.
Una campagna a tappeto che culminerà il 23 novembre, quando centinaia di comunisti da tutta Italia (e non solo) si riuniranno a Roma in una grande assemblea per dare vita a un partito diverso da tutti quelli che esistono oggi. Un partito militante, di giovani e lavoratori, basato sulle genuine idee del marxismo, che porterà avanti in modo intransigente gli interessi della classe lavoratrice e che si batterà per il rovesciamento del sistema capitalista e per porre fine ai suoi orrori.
La necessità di un partito del genere è evidente a tutti. Il governo Meloni porta avanti il suo programma reazionario e bigotto e non c’è uno straccio di opposizione credibile. Dov’è oggi il partito di chi sta al fianco del popolo palestinese e contro le guerre imperialiste? Di chi non ci sta a un sistema in cui un lavoratore immigrato viene lasciato morire con un braccio tranciato dal suo padrone per evitare noie legali? Dov’è il partito di chi vuole lottare per l’ambiente, di chi esige che sanità e istruzione di qualità debbano essere garantiti a tutti e non solo a chi può permetterseli? Di chi vuole una riscossa operaia su salari, orari e condizioni di lavoro?
Questo partito serve, ma non c’è. E dunque va costruito. A giugno è stata lanciata una nuova organizzazione internazionale, l’Internazionale Comunista Rivoluzionaria, con sezioni, gruppi e sostenitori in più di 40 paesi. I suoi militanti stanno costruendo partiti comunisti rivoluzionari in tutto il mondo, da ultimo negli Stati Uniti con il lancio a luglio dei Revolutionary Communists of America.
In quella conferenza delegati da tutto il mondo hanno discusso e approvato il Manifesto dell’Internazionale Comunista Rivoluzionaria. È un testo che sulla base delle idee del marxismo fornisce una risposta ai nodi fondamentali della nostra epoca storica, pone la necessità di una rottura rivoluzionaria e traccia una strategia concreta per costruire le forze necessarie a raggiungerla.
È un testo fondamentale per chi vuole cambiare lo stato di cose esistente e per questo gli va data la massima circolazione possibile. Da qui al 23 novembre lo porteremo nelle scuole, nelle facoltà, nei posti di lavoro. A tutti chiediamo di leggerlo, di discuterlo, di porci le proprie osservazioni e critiche.
In quel testo è spiegato anche il funzionamento interno del PCR e cosa vuole dire esserne un militante. A differenza dei partiti coperti da scandali, noi siamo orgogliosi dei nostri metodi di lavoro, che prendiamo dalle migliori tradizioni dei rivoluzionari: formazione e discussione politica, diffusione delle idee, autofinanziamento, democrazia interna e unità d’azione.
A chi si troverà d’accordo diciamo di contattarci e prendere parte attiva alla campagna per il lancio del PCR, diffondendone le idee, i materiali e soprattutto costruendo una cellula comunista nella propria scuola, nella propria azienda, nel proprio quartiere.
E il 23 novembre, tutti a Roma per fondare insieme il Partito Comunista Rivoluzionario!