E’ con grande piacere che possiamo annunciare l’uscita di un’opera molto importante: l’edizione italiana di “Storia della filosofia, una prospettiva marxista” di Alan Woods.

di Alessio Marconi

Non c’è momento migliore per la pubblicazione di quest’opera. Il capitalismo mondiale è entrato in un’epoca di instabilità senza procedenti. Alcuni potrebbero chiedersi: che legame c’è fra questo e un libro sulla filosofia? Il legame c’è ed è molto profondo.

Equilibri che si sono mantenuti per un lungo periodo sono oggi scossi. Si scontrano forze vive (nell’economia, nelle relazioni internazionali, nella lotta di classe, nel rapporto fra uomo e natura) apparentemente fuori controllo. Davanti a questo scenario si resta disorientati se non si è in grado di capire il legame fra questi eventi apparentemente caotici e comprendere razionalmente, sotto questo caos, il processo che è in corso.

Per farlo, serve dotarsi di un modo di pensare, una filosofia appunto, che sia in grado di comprendere in profondità la realtà e il suo movimento, per poterne prevedere l’evoluzione e dunque per poter agire coscientemente su di essa.

Questa filosofia ci è stata messa a disposizione dal geniale lavoro di Marx ed Engels. Impadronirsi del marxismo ed applicarlo nello studio della realtà e nell’attività umana è non solo un’esperienza illuminante per chiunque, ma un obbligo per chi vuole cimentarsi nella trasformazione di tale realtà e dunque nella lotta rivoluzionaria.

Il marxismo tuttavia non è uscito fatto e finito dalla testa di Marx. Esso è l’esito di un lungo sviluppo del pensiero umano, in cui si sono confrontate e scontrate visioni del mondo differenti, a partire dalla fondamentale contrapposizione fra materialismo e idealismo che attraversa tutta la storia della filosofia.

L’opera di Alan Woods ripercorre questo lungo e appassionante sviluppo, dai primi materialisti ionici alla filosofia greca classica, passando per gli anni bui del Medioevo e dell’oscurantismo della Chiesa, dalla filosofia araba al Rinascimento e ai grandi filosofi moderni, fino alla dialettica hegeliana che Marx riprenderà poggiandola su basi materialiste, dando forma appunto al materialismo dialettico. Un vero e proprio viaggio di scoperta che ci porta al cospetto di giganti del pensiero.

In questo viaggio, applicando il metodo marxista, Alan Woods non si limita a enunciare le idee fondamentali di ciascun filosofo, ma mostra come, nella successione fra scuole diverse, nella quale ognuna nega la precedente, in mezzo a tanti aspetti mistici e in definitiva errati di ognuna, si conserva tuttavia un nucleo razionale che dà un contributo al processo complessivo; un processo inevitabilmente legato allo sviluppo delle forze produttive lungo la storia della civiltà umana. Così, intuizioni geniali dell’antichità possono trovare compimento solo millenni dopo con lo sviluppo della scienza e della tecnologia moderna; e al tempo stesso determinate idee possono sorgere solo sulla base di un certo livello di sviluppo materiale dell’umanità.

Un approccio che nulla ha a che vedere con quel misto di arido schematismo e vacuo accademismo postmodernista che domina nelle facoltà di filosofia e che mortifica tanti giovani che vi entrano mossi dalla speranza di comprendere meglio il mondo. Questo testo sarà anche per loro una rinfrancante boccata d’ossigeno.

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