Brasile – L’impeachment di Dilma apre nuove prospettive per la lotta di classe
19 Aprile 2016La parte avuta dal lavoro nel processo di umanizzazione della scimmia
22 Aprile 2016Esattamente un anno fa iniziava la nostra avventura con il lancio di Rivoluzione, in uscita ogni tre settimane. A giugno scorso abbiamo raddoppiato, aggiungendo la rivista teorica Falcemartello, un quadrimestrale, ora al suo terzo numero, con il quale abbiamo approfondito l’attualità e riaffermato la correttezza dell’analisi marxista sulle teorie operaiste e anarcosindacaliste (n. 1), sulle filosofie neoidealiste (n.2) e sulla natura delle lotte economiche e sindacali (n.3).
L’obiettivo era dimostrare l’utilità e l’interesse per una pubblicazione che oltre a raccontare la condizione e le lotte del movimento operaio, desse anche il suo punto di vista autonomo e indipendente sulla crisi politica e ideologica del capitalismo. Un obiettivo ambizioso tanto quanto la necessità di lavorare per affossare il sistema, per la rivoluzione socialista.
Siamo passati da una pubblicazione mensile che usciva 9 volte in un anno a 18 edizioni, compresa questa che state leggendo. Il numero di copie vendute è pure raddoppiato, da 9 a 18mila esemplari, a cui si aggiungono le copie in abbonamento.
Ogni edizione di Rivoluzione viele letta mediamente da 1400 persone. E i primi due numeri della rivista teorica Falcemartello hanno venduto insieme 1500 copie.
È un grande risultato, alla faccia di chi si dispera della crisi della carta stampata e degli italiani che non leggono come una volta. La crisi dipende da cosa ci stampi sulla carta.
D’altra parte i media brghesi sono a dir poco imbarazzanti. Tutti i paesi europei sono attraversati dal protagonismo dei giovani e dei lavoratori, in Grecia, in Spagna, in Francia. Eppure sui giornali non si trova traccia di tutto questo, piangono sulla corruttela e sulle divisioni della Unione europea. Hanno dovuto raccontarci di Sanders perché non si poteva nascondere oltre un candidato che minaccia direttamente la stabilità Usa.
Abbiamo l’urgenza di dire la verità ai lavoratori e di avvertirli della grave responsabilità che incombe sulle loro spalle: non c’è nessuno che ti difende se non ti difendi tu in prima persona. Esultiamo ogni volta che la Cgil esce dal suo torpore e organizza la risposta della nostra classe all’offensiva dei padroni. Ma questi compagni della Cgil vanno un po’ sospinti a non riaddormentarsi… chi non arriva a fine mese certo non può permettersi il discredito delle organizzazioni del movimento operaio che pesa come un macigno di sfiducia nella lotta collettiva. Dobbiamo sgretolare questo macigno di sfiducia e sfruttare tutti i canali possibili per far valere il punto di vista degli sfruttati e ritornare a lottare!
Per questo pubblichiamo il nostro giornale, per dire le cose come stanno veramente.
Come disse il poeta: “sia questa la vostra parola d’ordine: scrivere a bruciapelo! Mirate alla radice!”
Servono parole chiare e nette per riconquistare la fiducia nelle nostre forze, nel nostro potere, allora avremo quell’autentico entusiasmo che ci porterà alla vittoria.
L’anno scorso in due mesi abbiamo fatto sottoscrivere 127 nuovi abbonamenti. Siamo sicuri che a distanza di un anno tutti voi vi apprestate a rinnovare la fiducia nel nostro lavoro e siamo anche sicuri che nelle prossime settimane troveremo altrettanti nuovi abbonati.
Hasta la victoria!
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