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1 Settembre 2015Il 26 agosto, al termine della manifestazione a sostegno dei 43 studenti di Ayotzinapa desaparecidos per responsabilità dello stato 11 mesi fa, la polizia di Città del Messico ha attaccato un gruppo di attivisti di ritorno a casa, ferendo molti di loro.
Tra di loro erano presenti le madri degli studenti di Ayotzinapa e esponenti di spicco de La Izquierda Socialista (Tendenza Marxista Internazionale) e del CLEP (Comitato di Lotta degli studenti del Politecnico).
Ubaldo MenensesIn migliaia erano scesi in corteo nella piazza dello Zocalo per ricordare gli 11 mesi di sparizione forzata di 43 studenti della scuola rurale di formazione degli insegnanti del Guerrero. Tornando a casa poche decine di attivisti hanno cercato di aprire le porte della stazione della metropolitana, come è comune dopo grandi manifestazioni. A questo punto, un gruppo di Granaderos (la polizia) e guardie di sicurezza della metro hanno attaccato i manifestanti pacifici. Tra questi vi erano attivisti sindacali, attivisti del movimento studentesco e dei movimenti sociali, così come un gruppo di madri degli studenti di Ayotzinapa. (clicca qui per vedere i video)
Diverse persone sono state fermate dalla polizia, tra cui alcune delle madri di Ayotzinapa, dirigenti e attivisti del CLEP e il compagno Ubaldo Meneses che è un membro del Consiglio Nazionale del MORENA e il direttore de La izquierda Socialista (l’organizzazione della Tendenza Marxista Internazionale in Messico). La polizia, che aveva circondato il gruppo, si è diretta specificatamente verso di essi per arrestarli, individuandoli uno per uno e strappandoli dalle mani dei loro compagni con grande violenza, con i loro scudi e manganelli.
La rapida reazione dei presenti, che temevano una nuova sparizione forzata, ha costretto la polizia a rilasciarli in Piazza dello Zocalo dopo un po’, dopo averli sottoposti a dure percosse.
Ubaldo Meneses era coperto di sangue per le ferite alla testa e ha dovuto ricevere cure mediche. In seguito è stato portato in ospedale. È stato dimesso poco dopo e anche se pieno di lividi e punti di sutura, sta bene.
In una dichiarazione successiva al rilascio, la compagna Mayren ha spiegato come la repressione non raggiungerà il suo obiettivo di intimidire il movimento: “Più ci attaccano, più risponderemo.”
I membri del CLEP attaccati dalla polizia sono:
Karen Romero Sanchez. Studente del professionale 12 dell’IPN (Istituto Politecnico Nazionale), CLEP, che è stata anche portata in ospedale.
Mayren Sharon Padilla. studente all’ESIT IPN, CLEP.
Carlos Contreras. Studente all’Esime Zacatenco IPN. Membro di CLEP.
Ivan Guerrero. Studente presso professionale 1 IPN, CLEP.
Roberto Carlos Cruz. Studente professionale 4 IPN. CLEP.
Ramon Diaz Lescas. Studente all’ ESCA Tepepan, IPN. CLEP
Diversi attivisti di CLEP fermati e picchiati dalla polizia sono stati eletti delegati al comitato centrale di sciopero (Assemblea Generale Politecnica) durante lo sciopero lungo 3 mesi presso l’IPN (Istituto Politecnico Nazionale).
Tra coloro che sono stati caricati dalla polizia c’erano le madri dei 43 dispersi di Ayotzinapa, i membri del gruppo di mediattivisti Guerrilla Comuncacional, la campagna contro l’aumento delle tariffe Brigata Oriente 2-Caña, e altri.
Non è un caso che la repressione abbia colpito particolarmente i membri della LIS (La Izquierda Socialista) e del CLEP. Negli ultimi giorni e settimane, il CLEP ha portato ad una mobilitazione di centinaia di futuri studenti della IPN a cui è stato negato un posto all’università, così come la preparazione di un movimento contro i tagli nel bilancio dell’IPN.
Non abbiamo alcun dubbio che il tentativo di arresto di Ubaldo Meneses non è accaduto per caso. Egli è il segretario de La izquierda Socialista, organizzazione che ha svolto un ruolo cruciale nello sciopero dell’IPN alla fine dell’anno scorso e in particolare vincolando lo sciopero al movimento di Ayotzinapa. I principali membri della LIS, tra cui Ubaldo, sono stati identificati dall’attacco diretto del quotidiano borghese La Razon durante lo sciopero dell’IPN.
Vale la pena segnalare che la polizia di Città del Messico che ha condotto questo attacco ha agito su ordine del governo del Distretto Federale del Messico, sotto la gestione del PRD diretta da Miguel Angel Mancera.
Questo è un altro esempio della repressione del regime narco-capitalistico messicano.
La Tendenza Marxista Internazionale respinge questa brutale repressione e invita tutti gli attivisti del movimento operaio, i giovani e gli attivisti solidali a rimanere vigili e mostrare la loro solidarietà.
I messaggi possono essere inviati a CLEP ([email protected]) e LIS ([email protected]).
Abbasso la repressione! Un’offesa ad uno è un’offesa contro tutti. Solidarietà Internazionale.
Giustizia per i 43 di Ayotzinapa. Vivi li hanno presi, vivi li rivogliamo indietro. Li ha presi lo stato.