Lo scontro Usa-Russia
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22 Maggio 2018Da oltre una settimana, alla Poclain di Gaggio in Piano, nella provincia di Modena, gli oltre cento lavoratori sono in lotta per il rinnovo del contratto aziendale, scaduto da tre anni nei quali è stato valido un ormai lunghissimo accordo ‘ponte’.
Finora, ci sono stati 4 scioperi di un’ora, convocati dalle RSU Fiom-Cgil e Fim-Cisl, e tutti hanno registrato adesioni massicce anche tra i più di 20 interinali. Nessuno, in Poclain, ricorda scioperi nati da vertenze aziendali. Ma, almeno questa volta, i motivi non mancano: i proprietari dell’azienda vorrebbero imporre un nuovo contratto basato su turni di lavoro di 6 giorni alla settimana – l’ultimo finirebbe domenica mattina – e un aumento dei già massacranti ritmi di lavoro; ai lavoratori, infatti, si richiede la produzione di 2mila pompe in più al mese per poter conseguire il premio di risultato.
Risultati importanti raggiunti, tramite la mobilitazione, in contratti integrativi di altre fabbriche del modenese, come ad esempio la Motovario, hanno dato fiducia ai delegati sindacali ed all’insieme dei lavoratori.
Nella mattinata del 21 maggio, lo sciopero con assemblea davanti ai cancelli dell’azienda ha suscitato anche l’interesse della stampa locale. I padroni hanno concesso un incontro ai sindacati per il giorno successivo [il 22 maggio, oggi per chi scrive]. I lavoratori rivendicano di poter dire la loro sui ritmi di loro e richiedono l’assunzione a tempo indeterminato degli interinali, oltre ad opporsi alla nuova turnazione proposta dall’azienda.
Come è stato riportato anche dalla stampa, i precari sono una parte essenziale e combattiva di questa mobilitazione. Nemmeno le telefonate delle agenzie interinali, di fatto intimidatorie, ai dipendenti che avevano scioperato, infatti, li hanno piegati. E così lunedì molti di loro erano davanti ai cancelli per denunciare il clima di paura che vivono, un vero e proprio “bullismo aziendale” (Il Resto del Carlino, 22 maggio 2018). Lo ha ribadito anche Luca Acquarico, uno di questi interinali, il quale ha poi sottolineato che “in questo caso dipendenti e interinali stanno dimostrando, quasi tutti, di essere uniti gli uni con gli altri per i propri diritti”.
Con questo spirito, la mobilitazione dei lavoratori Poclain ha ottime prospettive davanti a sé. I motori sono accesi!