
L’Internazionale Comunista (1919-1943) – Storia, battaglie, dibattiti – Seminario nazionale, Milano 24-25 maggio
14 Maggio 2025Pakistan – APPELLO DI SOLIDARIETA’ URGENTE: Libertà per tutti i dirigenti del Awaami Action Committee Gilgit Baltistan arrestati

di Internazionale Comunista Rivoluzionaria
L’Internazionale Comunista Rivoluzionaria protesta per l’arresto dei leader del Comitato d’Azione Popolare del Gilgit Baltistan (Awaami Action Committee Gilgit Baltistan, AAC-GB) e del Partito Comunista Rivoluzionario (Inqalabi Communist Party, ICP) da parte della polizia in Pakistan. Esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni arrestati, che stanno affrontando la repressione per essersi opposti al saccheggio della terra e delle risorse della regione da parte dei capitalisti e degli imperialisti. Facciamo appello al movimento operaio internazionale e a tutti i nostri lettori a protestare contro questo vergognoso atto di repressione.
Tra i compagni arrestati c’è il presidente del AAW-GB Ehsan Ali, l’addetto stampa Waheed Hassan, il vice-presidente Mehboob Wali, il presidente della frazione giovanile del AAW-GB Asghar Shah, Masood Ur Rehman e altri dirigenti del AAW-GB. Ehsan Ali è anche il dirigente del Partito Comunista Rivoluzionario in Gilgit Baltistan e gli stessi Waheed Hassan e Asghar Shah sono quadri dirigenti del partito.
Il motivo di questa repressione è chiaro. Il Comitato d’Azione Popolare ha condotto una mobilitazione costante contro il saccheggio della regione.
Facciamo appello a tutti i nostri sostenitori e a tutto il movimento operaio internazionale a protestare contro questa azione brutale. Sollevate la vostra voce di protesta, andate alle ambasciate pakistane a consegnare lettere e petizioni di protesta, pubblicate le immagini delle proteste sui social media e fate pressioni sui dirigenti sindacali in vista, sui parlamentari di sinistra e su chiunque altro affinchè aggiungano le loro voci alla protesta. Non permetteremo che le autorità statali la facciano franca con questo atto di repressione politica. Per sconfiggere questi attacchi, ci appelliamo alla solidarietà internazionale!
“The arrest of Asghar Shah, Chairman of Awami Action Committee Youth Wing, Media Incharge Comrade Waheed Hassan and other central leaders is a clear proof of state turmoil.” AAC-GB media cell pic.twitter.com/5xofy4RvaN
— Jorge Martin ☭ (@marxistJorge) May 16, 2025
Il Comitato d’Azione Popolare
Questo movimento è iniziato molti anni fa contro la cancellazione del sussidio per la farina in Gilgit Baltistan, mobilitando migliaia di persone in tutta la regione. Alla fine, il movimento ebbe successo e il governo del Gilgit Baltistan fu costretto ad accogliere le sue richieste.
In seguito, questo movimento, guidato dal compagno avvocato Ehsan Ali, continuò a fare agitazione per altre rivendicazioni della gente del posto, che vive in condizioni estremamente dure. Lo scorso anno, il movimento ottenne un’altra vittoria, che permise di ridurre il prezzo della farina e di costringere il governo a fare ulteriori concessioni, per esempio sul rifornimento di elettricità, sulla sanità, sull’istruzione per la gente di questa regione immersa nella crisi.
Dopo queste vittorie, Ehsan Ali è stato eletto presidente ufficiale del movimento, che si è esteso e ha cominciato ad organizzarsi in tutti i distretti del Gilgit Baltistan.
Among the arrested are: Ehsan Ali (chairman), Waheed Hassan (media), Mehboob Wali, Ashgar Shah (youth wing), Masood Ul. Three of them are also members of @rcipakistan Inqalab Communist Party. There will be mass protests today, Friday. pic.twitter.com/q4bZhxM1dG
— Jorge Martin ☭ (@marxistJorge) May 16, 2025
Ma lo scorso anno, il governo brutale del Gilgit Baltistan, su ordine del governo centrale di Islamabad, ha sottoposto Ehsan Ali all’Allegato quattro della Legge Anti terrorismo, che comporta di essere soggetto a sorveglianza continua della polizia. Questa legge infame nota come “Allegato Quattro” veniva usata inizialmente per sorvegliare i terroristi e mettere fuori legge le organizzazioni terroristiche, ma adesso lo Stato sta mostrando il suo volto più repressivo utilizzando la legislazione contro i dirigenti dei movimenti di massa che lottano per i diritti del popolo.
A causa di questa legge, i movimenti di Ehsan Ali sono stati sottoposti a restrizioni e gli è stato ordinato di informare la polizia prima di lasciare la città o di svolgere qualsiasi attività politica. Tuttavia, Ehsan Ali non si è mai curato di tali restrizioni e ha continuato le sue attività rivoluzionarie, organizzando il movimento per i diritti fondamentali della gente della sua regione.
#releaseehsanali #gilgitbaltistan #awamiactioncommittee pic.twitter.com/J2USXTxJ2V
— Inqalabi Communist Party (@rcipakistan) May 15, 2025
A dicembre dello scorso anno, è stato trattenuto in arresto per breve tempo a Rawalpindi, vicino ad Islamabad, ma è stato successivamente rilasciato dopo la protesta di una dozzina di avvocati.
La scorsa settimana, mentre si stava dirigendo a Skardu, la principale città del Baltistan, per organizzare un incontro dell’AAC-GB, Ehsan Ali è stato fermato dalla polizia locale che gli ha ingiunto di tornare a casa. L’AAC-GB stava organizzando un grande incontro per affrontare svariati problemi urgenti che la popolazione sta vivendo, inclusa la proposta di legge sull’estrazione dei minerali. Questo grande incontro, fissato per il 24-25 maggio, ha suscitato la paura delle autorità dello Stato, che volevano impedirne lo svolgimento. Questo era il motivo per cui hanno proibito ai compagni di recarsi all’incontro a Skardu.
Ehsan Ali e i suoi compagni hanno protestato pacificamente contro questa brutale misura draconiana rivolta a impedire i suoi movimenti nel Gilgit. Nel corso della proteste, i partecipanti hanno lanciato slogan contro il regime dittatoriale e l’oppressione da parte dello Stato pakistano nel Gilgit Baltistan. Hanno anche lanciato slogan contro le classi dominanti tanto dell’India quanto del Pakistan per le guerre che conducono nella regione, guerre che non sono state di alcun vantaggio per il popolo, ma che lo hanno fatto ulteriormente sprofondare nella povertà, nella miseria, sotto la minaccia della distruzione nucleare.
Ora, sono stati arrestati per quella protesta e sono stati accusati di disturbare l’ordine pubblico per aver formulato slogan contro le autorità dello Stato. Ehsan Ali è stato posto in custodia cautelare dal tribunale fino al 28 maggio, mentre alcuni degli altri compagni arrestati sono soggetti al medesimo provvedimento fino al 22 maggio. Ai loro avvocati non è stato permesso di chiedere il rilascio su cauzione. Tutto l’affare costituisce una farsa che si fa beffe delle procedure giudiziarie.
Tre dei compagni arrestati sono membri del Partito Comunista Rivoluzionario (Inqalabi Communist Party, ICP), la sezione pakistana dell’Internazionale Comunista Rivoluzionaria. L’AAC-GB ha fatto appello a organizzare proteste pacifiche contro questo atto di repressione. L’Inqalabi Communist Party ha pubblicato la seguente dichiarazione:
“Le accuse false e orchestrate e l’arresto del presidente eletto dell’Awaami Action Committee Gilgit, l’avvocato Ehsan Ali, e di altri dirigenti e lavoratori sono misure incostituzionali e dittatoriali. Questo giro di vite avviene per permettere che le risorse e il popolo del Gilgit Baltistan continuino ad essere saccheggiate senza alcun intralcio, privandolo della propria direzione realmente rappresentativa. Condanniamo con forza questa gestione criminale da parte dello Stato e la brutalità della polizia e chiediamo il rilascio immediato dei prigionieri. In caso contrario, non solo il popolo del Gilgit scenderà nelle strade: protesteremo in tutto il paese e faremo appello ai lavoratori di tutto il mondo ad alzare la loro voce contro questa barbarie”.
Le proteste di solidarietà
Ieri, 15 maggio, si sono tenute proteste nel Gilgit e ad Hunza per il rilascio dei compagni, mentre la polizia ha continuato ad arrestare altri attivisti con l’accusa di disturbare l’ordine pubblico. I compagni Waheed Hasan e Asghar Shah, che sono anch’essi militanti dell’ICP, sono stati arrestati. Le proteste, tuttavia, continueranno e ci saranno altre proteste oggi e nei prossimi giorni.
L’ICP ha anche annunciato proteste a Lahore, Karachi e Islamabad per sabato 17 maggio, cui parteciperanno militanti politici e studenti per denunciare la brutalità dello Stato.
La direzione del Comitato Unito di Azione Popolare dell’Azad Kashmir ha anch’esso rilasciato una dichiarazione di solidarietà e ha condannato questa brutalità, chiedendo il rilascio di tutti i dirigenti arrestati.
Chiediamo il rilascio immediato di Ehsan Ali e di tutti i membri dell’AAC-GB. Chiediamo che le accuse inventate contro di loro siano respinte.
Chiediamo anche la rimozione immediata del nome di Ehsan Ali dalle restrizioni previste dal famigerato Allegato Quattro e il ripristino immediato del suo diritto alla libertà di movimento. Chiediamo di porre fine a tutte le restrizioni sull’attività politica.
Chiediamo che tutte le rivendicazioni dell’AAC-Gb vengano immediatamente soddisfatte, nello specifico il programma di quattordici punti che il governo del Gilgit Baltistan ha già sottoscritto, ma di cui rimanda l’applicazione.
Facciamo appello ai lavoratori di tutto il mondo a fornire appoggio alla giusta lotta di questi compagni, dell’AAC-GB e dell’Inqalabi Communist Party, contro la brutale oppressione del Gilgit Baltistan e per il rovesciamento del capitalismo, che è alla radice di questa oppressione. I compagni hanno detto chiaramente che non si lasceranno fermare dalla repressione e dalla brutalità dello Stato e che continueranno a combattere l’ingiustizia e l’oppressione fino al raggiungimento dell’obiettivo della rivoluzione socialista.
Giungeranno ulteriori dettagli e dichiarazioni.
Facciamo nuovamente appello a tutti i nostri lettori e sostenitori e a tutto il movimento operaio a protestare contro questa ingiustizia. Chiediamo ai nostri lettori di fare pressioni sui dirigenti sindacali più in vista, sui parlamentari di sinistra e su chi altri ad a sollevare una voce di protesta. Organizzate le vostre proteste e pubblicatene le immagini sui social media. Consegnate lettere di protesta alle ambasciate pakistane in tutto il mondo e fate in modo che le autorità sappiano che gli occhi del movimento operaio internazionale sono su di loro.
Viva l’unità della classe operaia!
Se colpiscono uno, colpiscono tutti!
Libertà per i dirigenti dell’Awaami Action Committee Gilgit Baltistan!
Basta con la repressione statale!
Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!