Risoluzione politica conclusiva – XIX Congresso di Sinistra classe rivoluzione
11 Gennaio 20172016: La morte del liberalismo
12 Gennaio 2017Il 14 gennaio aprirà a Modena la sede dell’associazione “Terra dei Padri”. In realtà, si tratta di un’associazione che farà da copertura all’insieme della piccola e frammentata estrema destra modenese di stampo neofascista. Come già notato in primo luogo da “Modena Antifascista”, se uno avesse dei dubbi sulle simpatie neofasciste dei promotori di “Terra dei Padri”, basterebbe leggere i testi dei 3 gruppi musicali della scena nazi-rock (Topi neri, Skoll, Linea del fronte) invitati a Modena nel solo primo mese di attività: parole di difesa ed elogio del fascismo e della Repubblica Sociale Italiana abbondano.
La Modena lavoratrice, giovane, partigiana e antifascista non può accettare che questi diffusori di veleno razzista e omofobico, sempre al servizio dei padroni e dei privilegiati di questa società, mettano radici in città. L’azione dei fascisti, infatti, è quella di dividere gli oppressi su linee nazionali, religiose, linguistiche e di orientamento sessuale perché i soliti possano continuare a comandare.
La prefettura ha guardato, anche stavolta, dall’altra parte. Lo constatiamo ma non ci sorprende e non è la prima volta: ricordate Fiore a Modena a gennaio 2016 o, per fare un po’ di memoria, il silenzio sulla commemorazione della “Marcia su Roma” svolta da Fiamma Tricolore nel 2011?
Come da copione il PD, partito principale della classe dominante, si indigna con comunicati stampa buoni per i giornali ma poi, ad esempio, a San Cesario (MO) una sua amministrazione concede un banchetto in centro storico a Forza Nuova proprio davanti ad una lapide che ricorda alcuni partigiani caduti. Più in generale, la politica del PD di austerità e attacchi allo stato sociale è ciò che più crea spazio alle posizioni politiche di chi alimenta una guerra tra poveri italiani e immigrati.
Per queste ragioni, siamo stati fin da dicembre a favore di un’ampia ed unitaria mobilitazione antifascista che raggruppasse tutta la sinistra politica, sociale e sindacale. Un corteo unitario che sfilasse per le vie del centro storico e si chiudesse con un presidio sotto la sede della prefettura ci sembrava – e ci sembra – potesse rendere massimamente visibili in città i contenuti antifascisti ed individuare una delle istituzioni più responsabile di questa situazione.
Questa proposta, che abbiamo avanzato a numerosi soggetti politici (Rifondazione Comunista, Libera, Guernica ecc.), non ha trovato, per diverse ragioni, sostegno politico. Purtroppo, il corteo del Guernica e dello Stella Nera è stato convocato quando ancora pensavamo che fosse in corso un confronto politico. Consideriamo tutto questo un errore ed un’occasione mancata.
Prendendo atto di questo, SinistraClasseRivoluzione di Modena non frammenterà ulteriormente la mobilitazione di sabato convocando una propria iniziativa. I nostri militanti e simpatizzanti saranno presenti, con le nostre idee e le nostre bandiere, al corteo convocato dagli attivisti del Guernica e dello Stella Nera, al quale ha dato l’adesione Libera.