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6 Novembre 2020La destra laburista ha dimostrato di voler fare terra bruciata nel raggiungimento del suo obiettivo di epurare la sinistra. I leader del movimento di Corbyn devono mostrare uguale determinazione e decisione. Abbiamo bisogno di una direzione combattiva, armata di un audace programma socialista.
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La sospensione di Jeremy Corbyn dal Partito Laburista ha di fatto scatenato i cani da guardia del capitalismo. Segna l’inizio di una nuova spietata fase nella guerra civile interna al Labour.
La destra del partito è al settimo cielo per le audaci azioni intraprese da Keir Starmer. Margaret Hodge si è precipitata negli studi televisivi piena di uno smodato entusiasmo per la rimozione di Corbyn. Alastair Campbell, il cinico arci-blairiano, con incredibile faccia tosta, si è detto “scioccato” dal rapporto della Commissione per le pari opportunità e i diritti umani (EHRC, la commissione che ha fornito i materiali di accusa per la sospensione di Corbyn, ndt).
Negli ultimi cinque anni, questi gangster hanno fatto di tutto per screditare Corbyn. Un membro del governo ombra ha descritto questa ultima mossa come “l’occasione Clausola 4″ di Starmer, un riferimento allo scandaloso attacco di Tony Blair agli obiettivi e ai valori socialisti del Labour.
Il paragone è vero: in entrambi i casi erano ordini impartiti dalla classe dominante ai propri agenti nel Partito laburista.
Questa lotta della destra è funzionale a rendere il partito laburista uno strumento sicuro per il capitalismo. Questo è ciò che sta dietro la rimozione di Corbyn. Adesso che la destra tiens salde le redini, intende liquidare la sinistra. Ma lo stesso Tony Blair ha affermato che per rendere “sicuro” il Partito Laburista sarebbe necessario cacciare 300.000 membri! Ciò significa una sanguinosa epurazione.
È una vergogna che quando i leader della sinistra avevano il controllo del partito, non siano stati pronti ad agire nell’interesse del socialismo e della classe operaia, nello stesso modo spietato e determinato. Purtroppo, invece, hanno agito da freno.
Una destra laburista spietata
Questa azione risoluta di Starmer era chiaramente un piano prestabilito da parte della destra per cacciare i sostenitori di Corbyn. Non appena è stato pubblicato il rapporto dell’EHRC, Starmer ha colto l’opportunità per operare una stretta contro la sinistra. Chiunque metta in dubbio la portata dell’antisemitismo nel partito, o le raccomandazioni del rapporto dell’EHRC, si trova ora di fronte alla minaccia di espulsione.
Questo è un attacco alla democrazia del partito e alla libertà di discussione. David Evans, il segretario generale, ha ricevuto istruzioni per dare un giro di vite alle discussioni nelle sezioni locali del partito. Non possiamo tollerare questo tentativo di imporre il controllo ai membri laburisti.
La missione di Starmer è riportare il Partito Laburista saldamente nelle mani della destra, i cui esponenti sono agenti diretti del capitalismo. Questi infiltrati agiscono in modo deciso e spietato, sapendo di avere il pieno sostegno dell’establishment capitalista, della stampa e della classe dominante in generale.
La destra blairiana è impegnata dal 2015 in una guerra aperta contro Corbyn e il suo movimento: per attaccare la sinistra hanno sabotato le campagne elettorali, minato la leadership ad ogni svolta e sollevato la questione dell’antisemitismo.
Sono apparsi quotidianamente sui media per attaccare Corbyn. Mentre questi era a capo del partito, stavano chiaramente operando come infiltrati. Ad esempio, nella sede del partito i funzionari stavano deliberatamente preparando i casi di antisemitismo in modo da accusare direttamente Corbyn. Tutto questo è trapelato da un rapporto che descrive in dettaglio questo sabotaggio. Ma niente è stato fatto contro i traditori.
Questo rapporto avrebbe dovuto essere pubblicato molto tempo fa, non dopo che Corbyn si è dimesso. Allora si sarebbero potuto fare i conti con i colpevoli. Questo è un grave fallimento dei leader della sinistra, che non volevano agitare le acque. Ma questo ha semplicemente fatto il gioco della destra.
In “buone mani”
Dopo la sconfitta dei laburisti nelle elezioni generali di dicembre, la destra l’ha avuta vinta costringendo Corbyn a dimettersi. Starmer è diventato il loro portabandiera, eletto dietro alla promessa di “unità”. Ma questo impegno è stato rapidamente dimenticato e Starmer ha agito prontamente per rimuovere le figure della sinistra dal Governo ombra, prima di sbarazzarsi di Rebecca Long Bailey.
L’obiettivo di Starmer era – ed è – ingraziarsi la classe dominante e dimostrare all’establishment che sono in “buone mani”. La sua umiliante opposizione “costruttiva” al governo Johnson faceva parte di questo piano.
La sospensione di Corbyn è un ulteriore segnale per la classe dominante che la dirigenza laburista è ora sotto il loro controllo.
Len McCluskey, segretario generale del sindacato Unite, ha affermato che questa azione di Starmer minaccia le possibilità elettorali di un futuro governo laburista. Ma la destra non si preoccupa di questo. Il loro scopo è fare ciò che vuole il grande capitale.
Ciò solleva la questione delle crescenti divisioni all’interno del governo Tory, che sta andando di male in peggio. La questione di un governo di coalizione è stata posta dagli opinioni della destra. Ad un certo punto, la classe dominante potrebbe spingere per questa opzione e senza dubbio Starmer non si farebbe sfuggire la possibilità.
Ma affinché l’establishment lo consenta, la sinistra deve prima essere messa a tacere o cacciata dal partito laburista. Questo fa certamente parte dei calcoli della destra.
Contrattaccare
Di fronte all’attuale assalto della destra, la sinistra deve essere all’altezza della situazione. Non deve essere ambigua ed esitare, ma deve prendere una posizione ferma e passare all’offensiva.
Alcuni dirigenti della sinistra non hanno retto alla pressione e sono scappati come lepri. Se dipendesse esclusivamente da queste persone, ci sarebbe una disfatta. È stato riportato che cinque membri del Socialist Campaign Group erano critici nei confronti di Corbyn per essersi difeso pubblicamente. Altri continuano a ripetere a pappagallo la necessità dell'”unità” del partito, anche quando la destra sta affilando i coltelli.
La migliore forma di difesa è l’attacco. La sinistra dovrebbe mobilitare attivamente i suoi militanti contro la destra. In tutte le sezioni laburiste e nei sindacati si dovrebbero levare proteste contro questi attacchi. I militanti di base dovrebbero ignorare le regole burocratiche imposte dal segretario generale che servono per soffocare la discussione e il dissenso.
Si dovrebbe richiedere immediatamente una riunione di emergenza del NEC (l’esecutivo del partito) per annullare la sospensione di Corbyn. Dovrebbero esserci mozioni di sfiducia verso la dirigenza di Starmer. Il Partito laburista – compresi i parlamentari e il governo ombra – dovrebbero essere inondati di proteste. Devono sentire il fuoco sotto il fondoschiena! Devono sentire la rabbia che c’è!
In assenza di altre alternative, i leader del movimento di Corbyn dovrebbero chiedere una Conferenza d’emergenza di annullamento per ridiscutere l’intera questione. I dirigenti sindacali di sinistra hanno il potere per farlo.
Selezione diretta dei parlamentari
Sfortunatamente, i precedenti della sinistra laburista ci dicono di una deplorevole inadeguatezza. Questo vale anche per i leader sindacali di “sinistra”. Di fronte ai feroci attacchi della destra, si sono fatti in quattro per invocare l'”unità”, anche se poi sono stati pugnalati alle spalle.
I leader della sinistra hanno deliberatamente bloccato il ripristino della Clausola 4 – il nostro impegno per il socialismo – alla Conferenza del Partito laburista del 2019, mentre i delegati di base erano a favore in modo schiacciante. Hanno usato come scusa che “Non era il momento giusto” oppure “Non agitiamo le acque”.
Allo stesso modo, un anno prima, avevamo avuto l’opportunità di eliminare questi carrieristi di destra adottando la selezione diretta(o la riselezione obbligatoria [dei candidati]). Ma ancora una volta, i leader della sinistra e i sindacati hanno bloccato la cosa.
Erano determinati a mantenere l'”unità” con la destra. Ma ora, data la loro esitazione e debolezza, hanno perso l’occasione. In realtà, contrastando i tentativi di portare alla selezione diretta, hanno firmato la condanna a morte di Jeremy Corbyn.
I sindacati controllano il partito, avendo il 50% dei voti alla Conferenza laburista. Unite domina il blocco sindacale.
In effetti, Unite aveva il mandato per votare a favore della selezione diretta, per la decisione presa alla loro conferenza politica del 2016. Ma non hanno rispettato questo mandato e hanno imposto ai loro delegati alla conferenza laburista del 2018 di votare contro la selezione aperta. Adesso stiamo pagando il prezzo di tale codardia.
Chiamiamo le cose con il loro nome. Hanno la responsabilità nell’aver permesso alla destra di farla franca. Avrebbero dovuto lottare contro le accuse gonfiate di antisemitismo. Ma hanno fallito. E come sappiamo, la debolezza invita all’aggressione.
Compromessi
Questa mollezza e tendenza alla mediazione derivano dalla loro debolezza politica. Nella migliore delle ipotesi, i leader della sinistra a parole si dicono socialisti. In realtà, non ci credono.
Pensano invece di poter riformare il capitalismo attraverso misure keynesiane e aggiustamenti del sistema. In altre parole, accettano il capitalismo e quindi fanno compromessi politici.
La loro politica confusa porta direttamente alla mancanza di coraggio e di determinazione nella lotta contro la destra laburista. Ciò contrasta con la spietatezza proprio di questa componente, sostenuta fino in fondo dall’establishment capitalista.
Una direzione marxista
Dobbiamo imparare da queste lezioni. Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è di mettere alla testa del movimento sindacale e del Labour, dei veri combattenti di classe – dirigenti che non abbiano illusioni nel capitalismo, ma che invece lottino per cambiare la società e per il socialismo.
Questo significa nessun compromesso con il capitalismo o con i suoi rappresentanti. Non vogliamo un “mischione di idee”, ma un partito laburista veramente socialista e di lotta, pronto ad andare fino in fondo.
Esortiamo la sinistra laburista a mobilitarsi e lottare. Ma vediamo anche la necessità di costruire una forte tendenza marxista per fornire la spina dorsale a questa lotta; una direzione che non scenda a compromessi con il nemico di classe.
Il capitalismo è in una crisi profonda. Stanno arrivando attacchi a valanga nei confronti dei lavoratori. La lotta di classe è all’ordine del giorno. Si scatenerà l’inferno e tutto verrà capovolto.
Dobbiamo eliminare i carrieristi e liberarci dell’ala destra, quegli apologeti del capitalismo che vogliono condannarci a questo sistema marcio. Abbiamo bisogno di una trasformazione radicale e di armare il movimento operaio con un programma socialista audace che abbatta il capitalismo.
Lottiamo contro l’offensiva della destra! Reintegrare Corbyn!
Scacciamo i carrieristi! Per un programma socialista audace!
Costruiamo le forze del marxismo!