Ecuador: abbasso Moreno e il Fondo Monetario – Tutto il potere all’Assemblea Popolare!
14 Ottobre 2019Le prossime elezioni e la crisi politica in Spagna
15 Ottobre 2019Nove prigionieri politici catalani, detenuti in custodia cautelare da quasi due anni, sono stati condannati a lunghe pene detentive da 9 a 13 anni dalla Corte suprema spagnola per sedizione e malversazione di fondi pubblici. E quale sarebbe il loro “crimine”? L’organizzazione del referendum sull’indipendenza catalana del 1 ottobre 2017. Questa è una sentenza scandalosa e non democratica che rivela il marciume del regime spagnolo del 1978. La Tendenza marxista internazionale respinge queste sentenze scandalose e invita le forze del movimento operaio, socialiste e democratiche del mondo a mobilitarsi contro di esse con tutte le loro forze.
I prigionieri politici catalani sono stati assolti dall’accusa di ribellione, ma sono stati giudicati colpevoli del crimine di sedizione, che risale direttamente al codice penale dell’epoca franchista . Implica “sollevarsi pubblicamente e tumultuosamente per impedire, con la forza o al di fuori dei mezzi legali, l’applicazione della legge”. In Catalogna non c’è stato né “tumulto” né “uso della forza”. Ciò che è accaduto è stato un movimento di massa che è sceso in piazza in modo organizzato per esercitare il diritto democratico all’autodeterminazione. Lo stesso processo è stato pieno di irregolarità e arbitrarietà da parte dei giudici, che sono stati sempre aggressivi contro la difesa e sistematicamente non hanno ammesso le prove portate da quest’ultima.
Uno dei pilastri del regime spagnolo del 1978, nato da un marcio compromesso tra i dirigenti del movimento operaio e la dittatura dopo la morte di Franco, è l’unità della Spagna – garantita dalla forza – e la negazione del diritto delle nazioni a scegliere liberamente se vogliono rimanere all’interno della Spagna. Mettere in discussione questo principio è considerato una sfida all’intero sistema. Questo è il motivo per cui lo stato spagnolo ha usato una brutale repressione volta a soffocare il referendum, quindi ha arrestato i leader del governo catalano e ha chiuso il parlamento catalano. Ora ha emesso sentenze esemplari, che sono intese come un avvertimento contro chiunque cerchi di ripetere la stessa sfida.
Mobilitazioni di massa sono già in corso in Catalogna. Gli studenti hanno abbandonato le scuole e le università e a migliaia si stanno radunando nelle principali città per protestare contro questa sentenza scandalosa. Chiedono il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici e difendono il diritto all’autodeterminazione. Questa è la strada da seguire. Come dimostrato nell’ottobre 2017, il regime spagnolo può essere combattuto solo attraverso un’azione di massa.
La Tendenza marxista internazionale si schiera con le masse catalane nella loro lotta per l’autodeterminazione e nella difesa dei diritti democratici. Abbiamo già preso una posizione chiara chiedendo il rilascio dei prigionieri politici catalani. I leader del governo catalano, ora condannati alle pene detentive, nel momento cruciale del 2017 vacillarono e non portarono la lotta fino in fondo. Ciò non li ha salvati, ma da questa esperienza bisogna trarre lezioni. La lotta per una Repubblica catalana, che rappresenterebbe un duro colpo per il regime spagnolo del 1978, può avere successo solo tramite metodi rivoluzionari. Deve anche essere combinata con la lotta per il lavoro e i diritti sociali (casa, istruzione, assistenza sanitaria, diritti sul lavoro) in modo che possa avere una risonanza più ampia, in Catalogna e in tutto lo Stato spagnolo.
La Tendenza marxista internazionale esprime la sua solidarietà ai condannati e ai membri dei Comitati in difesa della repubblica (CDR) arrestati nel settembre di quest’anno, che sono detenuti in custodia cautelare. Chiediamo il loro rilascio immediato senza cauzione. Sono tutti prigionieri politici, detenuti per aver esercitato diritti democratici basilari. Chiediamo al movimento operaio alle organizzazioni democratiche e socialiste in tutto il mondo di mobilitarsi contro questo attacco ai diritti democratici.
Libertà per i prigionieri politici catalani!
Solidarietà con la mobilitazione delle masse catalane!
Per una repubblica socialista catalana, scintilla della rivoluzione iberica!