In Ucraina la fine dei giochi si avvicina

Come l’esercito più potente del mondo fu sconfitto in Vietnam
21 Novembre 2025
Come l’esercito più potente del mondo fu sconfitto in Vietnam
21 Novembre 2025
Mostra tutto

In Ucraina la fine dei giochi si avvicina

di Ben Curry, da www.marxist.com

Due crisi interconnesse stanno lacerando le viscere del regime ucraino. Da un lato, il fronte sta crollando. La situazione sul campo di battaglia peggiora di giorno in giorno, se non di ora in ora. Dall’altro, uno scandalo di corruzione enorme minaccia di travolgere Zelensky e tutto il suo regime. Kiev e le capitali occidentali stanno cadendo nel panico.

Cominciamo dalla crisi militare. In definitiva, è la situazione al fronte che sta determinando tutto il resto.
Il 3 novembre Zelensky ha fatto una dichiarazione davvero sorprendente. Ha affermato che le forze ucraine erano impegnate a spazzare via un piccolo contingente di soldati russi nelle città di Kupiansk e Pokrovsk. Secondo lui, a Kupiansk c’erano solo 60 soldati e a Pokrovsk meno di 300.

I resoconti russi dipingevano un quadro molto diverso. “Nulla di ciò che dice il ministero della Difesa russo è credibile”, ha affermato il redattore degli affari internazionali del quotidiano Independent. Come la stragrande maggioranza della stampa occidentale, continuano a ripetere a pappagallo tutto ciò che usciva dalla bocca di Zelensky e del suo comandante in capo Syrski.

Ma poi tutto è cambiato improvvisamente. Sotto la copertura di una fitta nebbia, ci è stato detto, centinaia di soldati russi erano magicamente apparsi a Pokrovsk e avevano circondato gli ucraini!

Questa è la storia più ridicola. In realtà, le forze ucraine erano state circondate già da tempo. Ma era una storia molto comoda per nascondere il fatto che la battaglia era stata persa, mentre il governo ucraino aveva mentito costantemente per mesi rispetto alla situazione sul campo di battaglia.

Le cose sono destinate a peggiorare notevolmente. Pokrovsk e Kupiansk si trovano alle due estremità dell’ultima linea di città difendibili controllate dalle forze ucraine nella parte orientale del paese. Una volta che questa linea cadrà, non ci sarà nulla che impedirà ai russi di attraversare il paese come un coltello caldo nel burro. I russi stanno già avanzando rapidamente verso le città di Dnipro e Zaporizhzhia.

Nel frattempo, i bombardamenti russi, notte dopo notte, stanno causando danni ingenti alle infrastrutture energetiche e di trasporto del paese e agli impianti di produzione di armi. Alcune zone stanno rimanendo senza elettricità e riscaldamento per 16 ore al giorno, mentre l’inverno ucraino si fa sempre più rigido.

In breve, l’Occidente ha perso.

Un mucchio di bugie

Per il lettore occidentale medio, anche adesso, tutto ciò può costituire una sorpresa. Perché? Perché dal regime di Kiev è emerso un flusso costante di bugie, che sono state ripetute parola per parola dalla stampa e dai politici occidentali per ingannare l’opinione pubblica.

Ci è stato detto che la guerra è effettivamente in una fase di stallo. Secondo la narrativa ufficiale occidentale, i russi hanno compiuto solo marginali avanzamenti territoriali, per i quali gli ucraini stanno pagando un prezzo insostenibile.

In realtà, l’entità dei guadagni territoriali russi è stata sistematicamente minimizzata dall’Occidente. Ma, cosa ancora più importante, hanno sorvolato sul fatto che l’obiettivo primario dei russi non era quello di conquistare territori, ma di logorare l’esercito ucraino. Si tratta di una guerra di logoramento, che i russi stanno vincendo, una guerra di logoramento non solo contro l’Ucraina, ma contro l’intero cosiddetto “Occidente” che ha interamente finanziato e armato l’Ucraina. In quanto tale, ha messo a nudo in modo devastante i limiti del potere degli Stati Uniti e dell’Occidente.

La conclusione che si ricava dal tessuto di menzogne costruito dall’Occidente, tuttavia, è la seguente: è solo questione di tempo prima che l’opinione pubblica russa si rivolti contro Putin e le forze russe crollino. Dobbiamo solo mantenere i nervi saldi e continuare a fornire quantità infinite di denaro e armi all’Ucraina.

Perché gli ucraini e l’Occidente hanno diffuso queste infinite menzogne? Perché questa guerra non è stata combattuta principalmente per ottenere vantaggi strategici sul campo di battaglia, ma soprattutto per il suo effetto nel campo delle pubbliche relazioni. Lo scopo è quello di giustificare il flusso continuo di armi e denaro, di convincere l’opinione pubblica che la guerra si può vincere e, soprattutto, di convincere Trump che questa guerra può essere vinta, e di fare pressione per un suo continuo coinvolgimento.

A tal fine, migliaia di ucraini sono stati condannati a morte. Questo rappresenta il tradimento più atroce. Mentendo sulla reale situazione della guerra, cercando di mantenere posizioni senza speranza per motivi di pubbliche relazioni, altre migliaia di soldati ucraini sono stati condannati a morte dal loro alto comando.

La battaglia per Pokrovsk è stata persa un mese fa o anche prima. Se allora fosse stato dato l’ordine di ritirarsi, le truppe ucraine avrebbero potuto essere salvate. Invece, ora sono circondati dai russi, con la maggior parte di loro confinati nella città di Mirnograd, a est di Pokrovsk. La scelta che si presenta alle migliaia di persone intrappolate è ora quella di tentare di sfondare l’accerchiamento fuggendo attraverso campi fangosi, in terreno aperto, affrontando la morte certa per mano dei droni russi, oppure di attendere la morte per mano di una gigantesca bomba a caduta libera a Mirnograd, oppure ancora di arrendersi.

Riorganizzare i posti a sedere sul Titanic

La continuazione di questa guerra per l’Ucraina causerà ulteriori spargimenti di sangue. Vedrà peggiorare la posizione dell’Ucraina e dell’Occidente nei negoziati. Qualsiasi concessione che Putin fosse disposto a fare durante il suo incontro in Alaska con Trump sarà tolta dal tavolo delle trattative, poiché la posizione russa sul campo si rafforza di giorno in giorno. In realtà, è proprio il futuro della nazione ucraina ad essere minacciato.

Allora perché continuare una guerra persa? La risposta a questa domanda è stata chiarita dalla seconda crisi che sta travolgendo il regime di Kiev.

Il 10 novembre, l’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (NABU) ha fatto irruzione in una serie di proprietà, tra cui l’appartamento del socio d’affari di lunga data di Zelensky, Timur Mindich. L’operazione, nota come Operazione Midas, ha portato alla luce un enorme giro di corruzione, responsabile dell’appropriazione indebita di 100 milioni di dollari da Energoatom, la società statale ucraina per l’energia nucleare.

Tra le persone coinvolte figurano lo stesso Mindich, l’ex vice primo ministro di Zelensky Oleksiy Chernyshov, il ministro dell’Energia Svitlana Hrinchuk, l’ex vice capo del Fondo statale per la proprietà e consigliere del ministro dell’Energia Ihor Myronyuk, il ministro della “Giustizia” Herman Halushchenko e l’alta dirigenza di Energoatom.

In altre parole, non si tratta di funzionari di secondo piano. È coinvolta la cerchia ristretta dello stesso regime di Zelensky!

I dettagli del piano sembrano quasi premeditati per gettare sale sulle ferite del popolo ucraino. Gli imputati avrebbero preso il 10-15% di ogni contratto Energoatom come tangenti. Questi includono progetti di costruzione per proteggere le infrastrutture energetiche del paese dai bombardamenti russi.

Nel tentativo di arricchirsi, l’organizzazione criminale di Kiev ha mostrato il disprezzo più brutale per gli interessi della gente comune in Ucraina. In una registrazione, Myronyuk, consigliere del ministro dell’Energia, liquida gli investimenti per proteggere le sottostazioni delle centrali nucleari come uno “spreco di denaro”.

E, sfortunatamente per lui, proprio nella settimana in cui quelle registrazioni sono state rese pubbliche, le sottostazioni delle centrali nucleari di Khmelnytskyi e Rivne sono state distrutte dalle bombe russe. La cricca di Zelensky si è arricchita, milioni di ucraini tremano di fraddo al buio e molti moriranno.

In un’altra registrazione, uno degli imputati si lamenta di soffrire di mal di schiena per aver trasportato borse piene di contanti per Kiev! Questo in un momento in cui la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite stima che il 51,6% degli ucraini viva in condizioni di “grave deprivazione”.

Finora, lo stesso Zelensky non è stato direttamente indagato dal NABU. Sta persino ringraziando il NABU per i suoi servizi e promettendo procedimenti penali. Come potrebbe agire diversamente? Ma non si potrà ignorare il fatto che l’incredibile ascesa dell’uomo al centro di questo scandalo, Timur Mindich, è dovuta interamente al patrocinio di Zelensky.

Come membro chiave della cerchia ristretta di Zelensky, Mindich è diventato incredibilmente ricco. Le accuse relative a Energoatom sono solo la punta dell’iceberg. Il NABU sta anche indagando sulla sua società Fire Point, che ha iniziato la sua attività come modesta agenzia di casting. Ma grazie ai legami di Mindich con Zelensky, quella “agenzia di casting” è ora un produttore di droni con contratti per un valore di 1 miliardo di dollari all’anno!

Quindi, anche Zelensky era coinvolto in questo scandalo? Il NABU non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Tuttavia, la loro indagine esplosiva getta una luce molto interessante sul tentativo di Zelensky di chiudere l’agenzia nel mese di luglio. Lo stesso NABU ha aggiunto a questa prova il fatto che la cricca criminale che circonda Zelensky è venuta a conoscenza della sua indagine proprio nel mese di luglio e ha iniziato a molestare gli agenti del NABU utilizzando i servizi segreti.

Chiaramente Zelensky stesso sapeva che il cappio si stava stringendo intorno alla sua cerchia ristretta e ha agito per proteggere i suoi amici gangster, senza successo, come si è poi visto.

Cosa significa tutto questo?

Tutto ciò dovrebbe chiarire esattamente perché Zelensky e la sua cricca insistono che la guerra deve continuare, nonostante sia ormai persa.

Ma se non è chiaro, rendiamolo esplicito: stanno facendo enormi fortune con questa guerra. Ci vengono in mente le parole di Lenin: “La guerra è terribile. Sì, terribilmente redditizia”. Tutti i loro interessi sono legati al fatto di condurre una guerra di procura per conto dell’Occidente al fine di colpire la Russia. Devono convincere l’Occidente che sono ancora in grado di svolgere questo ruolo per far sì che continui il flusso di denaro e continuare a riempirsi le tasche.

Ma la guerra è persa. E se la nebbia della propaganda bellica oscura questo fatto in Occidente, è comunque un fatto ben compreso dalla maggior parte degli ucraini. Nel febbraio 2022, il 70% era favorevole a continuare la guerra fino alla vittoria. A luglio di quest’anno, la percentuale era scesa al 24%. Senza dubbio è scesa ulteriormente da allora.

Il momento in cui il NABU ha agito contro la cerchia ristretta di Zelensky difficilmente può essere considerato una coincidenza. Dietro il NABU ci sono le stesse potenze europee e una parte dell’oligarchia, tra cui l’ex presidente Poroshenko e i fratelli Klitschko, uno dei quali è sindaco di Kiev.

La corruzione, ovviamente, non è una novità in Ucraina. È dilagante sin dal ripristino del capitalismo nel 1991. Ma la NATO ha gettato benzina sul fuoco della corruzione sotto forma di centinaia di miliardi di dollari per mantenere viva questa guerra. Senza dubbio gli europei si sono allarmati per la sua portata e senza dubbio un’altra parte dell’oligarchia ha deciso che è il momento giusto per muoversi contro Zelensky, in modo da poter entrare in azione prima che la guerra finisca e i rubinetti vengano chiusi.

Gli oligarchi di Kiev hanno bisogno di mantenere viva la guerra per trasformare il sangue in oro, anche se alla fine la distruzione è inevitabile. Ma a quel punto, molti di loro prevedono di rifugiarsi felicemente in qualche paese terzo. Da lì, spereranno di attingere ai conti bancari svizzeri pieni di denaro rubato e di godersi una pensione confortevole come eroi di guerra in esilio.

E per questo, ci si aspetta che i giovani ucraini sacrifichino la loro vita e che i lavoratori europei sacrifichino i loro servizi sociali, le loro pensioni e i loro sistemi sanitari.

Fine dei giochi

Gli europei, per le loro ragioni, sono disperatamente intenzionati a far continuare questa guerra. Devono legare gli americani all’Europa. Nel momento in cui la guerra finirà, gli americani potrebbero ritirarsi per concentrarsi altrove, soprattutto in America Latina e nella regione Asia-Pacifica.

Hanno quindi assecondato questo gioco di pubbliche relazioni, al fine di legare ad essi gli americani. Dopo l’incontro di Anchorage tra Trump e Putin, sia Zelensky che gli europei erano in preda al panico. Da allora, hanno sistematicamente enfatizzato le possibilità dell’Ucraina e minimizzato la minaccia russa.

Questo sembra aver avuto un certo effetto su Trump. Dopo l’incontro ad Anchorage, ha fatto marcia indietro e ha irrigidito la sua posizione, imponendo nuove sanzioni ai russi e adottando una posizione più vicina all’intransigenza degli europei.

Ma la guerra ha raggiunto un punto di svolta. Il ritmo dell’avanzata russa è si fa sempre più spedito. Ogni giorno la situazione in Ucraina peggiora.

Alla fine, l’Occidente dovrà affrontare la realtà. O negoziare ora e conservare qualcosa, o stare a guardare mentre i russi mettono inevitabilmente all’angolo e distruggono l’esercito ucraino. Almeno alcuni sembrano essere consapevoli di questo fatto. L’inviato di Trump, Steve Witkoff, ad esempio, è stato impegnato in colloqui segreti con i russi per redigere un nuovo piano di pace in 28 punti.

Affinché i russi lo accettino, dovrebbe includere concessioni in materia di sicurezza e territorio.

Servirà a qualcosa? Beh, l’economia statunitense si sta dirigendo verso una recessione. Il malcontento sta crescendo negli Stati Uniti, anche nel campo MAGA. Il ruolo di Trump nello scandalo Epstein ha fatto infuriare la sua base. È molto indebolito.

È quindi costretto a fare sempre più affidamento sul sostegno dei neoconservatori del suo partito. Ma quei neoconservatori vivono in un mondo ormai superato, in cui gli Stati Uniti sono in grado di mantenere il dominio completo sul mondo. Questi ultimi, gli europei e Zelensky cercheranno in tutti i modi di sabotare il piano.

Cosa sta facendo Zelensky in mezzo a questo tumulto? In condizioni di profonda crisi nel cuore del governo e al fronte, ci si potrebbe aspettare che un leader in tempo di guerra come Zelensky rimanga al suo posto a Kiev. Invece, ha girato tutta l’Europa e ora si trova in Turchia. Senza dubbio sta esercitando pressioni, impegnato in una frenetica attività diplomatica per frenare qualsiasi tentativo di negoziazione.

Nel corso del suo viaggio, Zelensky ha firmato accordi militari incredibili, tra cui quello per l’acquisto di 100 jet francesi Rafale e 150 jet svedesi Gripen. Per fare un confronto, la RAF britannica dispone in totale di circa 150 caccia. È una guerra di pubbliche relazioni che sta diventando ridicola.

Come ha scritto il Telegraph, “Zelensky sta perdendo il contatto con la realtà”. Più di ogni altra cosa, Zelensky ha bisogno di soldi. L’Ucraina deve affrontare un deficit di bilancio di 100 miliardi di euro. Questo è il costo per continuare la guerra solo per un altro anno. L’amministrazione Trump, tuttavia, ha scaricato interamente questo onere finanziario sulle spalle degli “alleati” europei dell’America.

Gli europei sono disperatamente intenzionati a non permettere che la guerra finisca. Ma come faranno a pagarla? Per finanziare solo un altro anno di guerra sono necessarie somme da capogiro. Ma questa guerra potrebbe non durare un altro anno. E nel frattempo, la Francia ha un deficit di bilancio pari al 5,5% del PIL, il Belgio al 5,5% e la Gran Bretagna al 4,8%.

Per l’imperialismo europeo, una vittoria russa potrebbe significare la fine della sua alleanza con gli Stati Uniti. In bancarotta, con la sua industria paralizzata, si troverà ad affrontare da sola una potente potenza militare alle sue porte, la Russia. Nei rispettivi paesi, sta già montando un’enorme rabbia. Starmer, Macron e Merz sono tra i leader più impopolari nella storia dei rispettivi paesi. I partiti tradizionali stanno crollando.
Non possono accettare la fine della guerra, ma nessuno di loro è disposto a pagarne il conto. Il blocco si sta quindi sfaldando tra reciproche recriminazioni.

Il Belgio si rifiuta di pagare il conto per il sequestro dei 140 miliardi di euro di beni russi detenuti in Euroclear, temendo giustamente che i tribunali internazionali lo considerino un’appropriazione indebita. La loro reputazione finanziaria sarebbe in frantumi. I francesi e gli italiani sono molto entusiasti dell’emissione di “eurobond” per pagare il conto, ovvero un debito comune europeo. Ma questo significa fondamentalmente chiedere ai tedeschi di pagare, cosa che questi ultimi non sono affatto entusiasti di fare.

Una volta terminata la guerra, si aprirà un buco nero per la classe dominante europea. Tutti i loro piani stanno andando a rotoli.

È ora di rovesciare i guerrafondai

All’inizio di questa guerra, ci è stato detto che l’Occidente e il regime di Kiev stavano combattendo per la difesa, anzi persino per la sopravvivenza dell’Ucraina.

Con l’avvicinarsi della fine della guerra, l’Occidente e il regime di Kiev stanno condannando a morte migliaia di uomini senza alcuna prospettiva di vittoria. Perché? Perché è nel loro interesse farlo. Lungi dal salvare l’Ucraina, la loro linea d’azione garantisce la distruzione dell’Ucraina come nazione.

All’inizio di questa guerra, ci è stato detto che era una guerra per la difesa di valori “occidentali” come la “democrazia” e la “libertà”.

Con l’avvicinarsi della fine della guerra, il regime di Kiev è stato smascherato come una cricca irresponsabile di criminali e gangster senza scrupoli. L’Occidente ha affidato a questi gangster centinaia di miliardi di dollari strappati alla classe lavoratrice europea, ben sapendo che gran parte, se non la maggior parte, sarebbe finita nei conti bancari offshore degli oligarchi ucraini.

Fin dall’inizio abbiamo spiegato che nessuna delle parti in guerra aveva nulla a che fare con gli interessi dei lavoratori e dei soldati ucraini, né d’altronde con quelli dei lavoratori e dei soldati russi. Questa è una guerra combattuta tra la forza più potente e reazionaria del pianeta: l’imperialismo occidentale e uno dei suoi concorrenti in ascesa, l’imperialismo russo. L’Ucraina agisce semplicemente per conto dell’Occidente in questo scontro sanguinoso.

Come comunisti occidentali, attribuiamo la responsabilità degli orrori scatenati da questa guerra a chi di dovere: alla nostra classe dominante guerrafondaia, la stessa che sta devastando le condizioni di vita della classe lavoratrice per pagare le sue avventure imperialiste. Noi diciamo: rovesciamo i guerrafondai!

20 novembre 2025

 

Condividi sui social