Gran Bretagna: 1.791 voti per il comunismo rivoluzionario – ed è solo l’inizio!

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Gran Bretagna: 1.791 voti per il comunismo rivoluzionario – ed è solo l’inizio!

redazione di The Communist

Sei settimane fa, il Revolutionary Commnuist Party (RCP), poco dopo la fondazione, sull’onda dell’ondata di consensi per la vera e propria distruzione in pubblico di Suella Braverman da parte di Fiona Lali, ha preso la decisione audace di candidare quest’ultima alle elezioni politiche nella circoscrizione di Stratford & Bow, nella zona est di Londra.

Alla fine, abbiamo ottenuto 1.791 voti per un programma e un candidato realmente comunisti e abbiamo portato il profilo del RCP a livelli più alti sia a Londra che in tutto il paese.

Questi voti nell’est di Londra hanno rispecchiato un rifiuto totale del capitalismo e dei traccheggiamenti ambigui dei riformisti. Sono stati voti per un cambiamento rivoluzionario coraggioso e senza compromessi!

Una campagna audace

Non c’è mai stata una campagna simile nella nostra esperienza. Bisogna risalire alla campagna elettorale per le elezioni suppletive di Neath del vecchio Partito Comunista Rivoluzionario nel 1945, dove Jock Haston ottenne 1.781 voti, per vedere un simile risultato per un programma rivoluzionario audace.

O anche nel 1929, quando il leader del Partito Comunista Harry Pollitt corse nel seggio di Seaham Harbour contro il leader laburista Ramsay MacDonald, ottenendo 1.451 voti. Questo quando il Partito Comunista, pur già degenerato, aveva ancora alcuni tratti di un partito rivoluzionario.

Questa volta, nel corso della nostra campagna, i militanti del RCP sono scesi sul piede di guerra, centinaia di persone sono state mobilitate, anche da diverse parti del paese, per cogliere questa opportunità storica.

Nella migliore tradizione del passato, la nostra campagna ha organizzato comizi, cortei e assemblee in strada all’aperto, dove abbiamo presentato il nostro programma apertamente comunista, raggiungendo centinaia di famiglie, negozi di quartiere e luoghi di lavoro in tutta la circoscrizione.

Questo eccellente lavoro di quasi sei settimane è culminato in un’incredibile manifestazione di chiusura della campagna elettorale sabato 29 giugno. Questa ha preso il via con i discorsi combattivi di Fiona e di altri compagni a Stratford Park, che hanno denunciato i politici capitalisti bugiardi e l’intero establishment britannico sporco di sangue.

Da qui è partito un corteo di 250-300 persone verso la stazione di Stratford, accompagnato da una marea di bandiere rosse e slogan rivoluzionari. Dalla stazione ci siamo sparpagliati in tutta la circoscrizione per raccogliere consensi alla candidatura di Fiona.

 

I marciapiedi erano inondati da un mare di bandiere del RCP e della Palestina. Slogan come “Sanità pubblica non guerra!” e “Keir Starmer: sangue sulle tue mani!” echeggiavano lungo le strade principali.

L’entusiasmo durante la campagna è stato tale che più di 500 persone si sono offerte volontarie per aiutare a portare avanti la campagna. Sono stati distribuiti circa 100mila volantini – alcuni tradotti in quattro lingue – e sono stati affissi circa 2mila manifesti in tutta la circoscrizione. Per la campagna elettorale sono state raccolte più di 10mila sterline, soprattutto da piccole donazioni.

La campagna ha suscitato l’interesse dei media con decine di interviste, tra cui quella con la leggenda dei Pink Floyd e storico attivista, Roger Waters. I post di Fiona sui social media hanno raggiunto 6,5 milioni di persone.

Di conseguenza, la notorietà di Fiona, insieme a quello del partito, è crescita a livelli notevolissimi. Per strada e durante le manifestazioni, le persone si avvicinano e salutano continuamente Fiona.

Il RCP sempre più conosciuto

Il partito ha svolto un lavoro eccellente nel diffondere le idee del comunismo rivoluzionario verso larghi settori della popolazione, nel collegio elettorale e ben oltre. Siamo conosciuti da molta più gente di quanto eravamo prima.

Le nostre autentiche idee comuniste hanno sicuramente raggiunto settori che non si erano mai imbattuti in tali idee, tra cui molti giovani, molti dei quali erano troppo giovani per votare. Grazie a questo lavoro, centinaia di persone ci hanno scritto per iscriversi al partito.

 

 

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Alla fine, siamo soddisfatti dei 1.791 lavoratori che hanno votato consapevolmente per un programma e un candidato comunista rivoluzionario. Questo rappresenta il 4,1% del voto totale. Ciò dimostra il potenziale che esiste ovunque.

A differenza di altri, non abbiamo annacquato le nostre idee o la nostra identità per guadagnare voti. In questo modo abbiamo posto una solida pietra miliare per il futuro. Abbiamo fatto conoscere il RCP come mai prima.

Questo voto è stato un risultato colossale, dato il gran numero di candidati indipendenti pro-Palestina che si presentavano in questa circoscrizione. Alcuni di questi candidati avevano legami con le moschee, le imprese e gli anziani della comunità locale.

C’era anche un candidato dei Verdi, che ha dei consiglieri nella zona, che ha agito per sottrarre voti alla sinistra.

Se consideriamo gli altri partiti in lizza – dieci in tutto – questa si è rivelata una delle circoscrizioni più combattute del paese.

Diffamazioni e calunnie

Abbiamo anche dovuto affrontare una feroce campagna diffamatoria da parte del candidato del Workers Party, dei suoi sostenitori e persino dello stesso George Galloway, che ha avuto un certo impatto.

Incapaci di risponderci politicamente, hanno diffuso vere e proprie menzogne e dietrologie, accusandoci di essere “agenti dello Stato” e spie sioniste!

Questi attacchi sono diventati così sguaiati che, sotto pressione, il loro candidato è stato costretto a togliere un video e a fare marcia indietro rispetto ad alcune delle affermazioni più inverosimili.

Questa campagna diffamatoria mostra semplicemente fino a che punto questa gente è disposta a spingersi nel tentativo di screditare un avversario autenticamente rivoluzionario.

Utilizzando questi metodi, un misto di menzogne, insinuazioni e calunnie, non saranno in grado di costruire un vero partito, tanto meno un “partito dei lavoratori”.

Abbiamo condotto una campagna di principio, basata sulle nostre idee. Abbiamo rifiutato di farci trascinare così in basso. I nostri principali nemici sono i difensori della schiavitù capitalista, i guerrafondai dei Tories di Sunak e dei laburisti di Starmer.

Rivoluzionari, non politicanti

È stata una campagna senza precedenti, costruita sulla dedizione e sullo slancio di centinaia di comunisti che vogliono cambiare il mondo e hanno le idee per farlo.

Come ha detto Fiona, “siamo contro l’austerità, ma siamo anche per qualcosa. Siamo per un’economia gestita sulla base dei bisogni e non del profitto”.

È stata una campagna costruita sulle strade e in mezzo ad esse. Da qui il nostro slogan: “Siamo rivoluzionari, non politicanti!”.

La campagna è stata un successo al di là di ogni nostra aspettativa. Sotto la bandiera del comunismo rivoluzionario, siamo riusciti a entrare in contatto con migliaia di persone.
I compagni hanno sempre riferito di risposte incredibilmente positive ed elettriche ai nostri discorsi e ai nostri comizi, che hanno colpito la passività prevalente della “sinistra”.

In molte occasioni abbiamo parlato con persone che esprimevano un atteggiamento cinico nei confronti dei politici e che, per questo motivo, erano scettiche nei confronti della nostra campagna.

Ma i nostri compagni non avevano paura di discutere con nessuno e sapevano che le nostre idee e il nostro programma potevano rispondere ai problemi della classe operaia.

Un residente ha risposto ai nostri compagni: “Non per essere scortese, ma i politici non hanno mai fatto nulla per me. Nessuno di noi va a votare”. Ma dopo una breve spiegazione del nostro programma – e dopo aver sottolineato il fatto che Fiona si era impegnata a ricevere un salario da operaio, e non lo stipendio di un parlamentare – ha cambiato idea: “Non avevo intenzione di votare, ma voterò per Fiona. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci difenda”.

Viva il comunismo!

Siamo rimasti stupiti dalla portata della campagna. Ogni volta che uscivamo a fare campagna elettorale, era garantito che le persone abbracciassero più volte i nostri compagni perché ammiravano Fiona e le sue idee.

Uno dei nostri compagni, che vive nella circoscrizione, ha ricevuto un messaggio nella chat di gruppo del suo condominio, da una persona che non aveva mai conosciuto, che invitava tutti a votare per Fiona Lali.

“Sono entrato in un negozio all’angolo di Mile End per chiedere di affiggere un manifesto in vetrina”, ha riferito un compagno. Prima che potessi parlare, il negoziante mi ha detto semplicemente “Lali?”. Quando ho risposto di sì, ha indicato la vetrina e ha detto ‘certo che puoi affiggerlo’.”

“Mentre bussavo alla porta ho parlato con una persona che lavora in un McDonald’s”, ha riferito un altro membro del RCP. “Mi ha detto che tutti lì hanno discusso di Fiona e del suo programma, e anche il loro manager sta incoraggiando le persone a votare per Fiona”.

L’ultimo giorno di campagna elettorale abbiamo organizzato cortei e comizi volanti nei diversi quartieri di Stratford & Bow. Quante volte questi quartieri popolari e operai sono attraversati da gruppi di attivisti politici che volantinano con energia e parlano con i residenti?

A un certo punto, durante una di questi cortei volanti, un’intera famiglia è uscita dalla propria casa, con il pugno alzato, per salutarci. Il padre ha gridato “viva il comunismo”!

Questo va ben oltre Stratford & Bow: a livello internazionale la coraggiosa presa di posizione di Fiona si è connessa con decine di giovani rivoluzionari, che iniziano a vederci come un punto di riferimento.

Ora inizia il vero lavoro

Grazie a questo lavoro e a questa dedizione, abbiamo già reclutato decine di persone al partito e siamo impegnati nella creazione di nuove sedi in tutta Londra, non solo nella circoscrizione, ma anche in quartieri come Walthamstow e North Greenwich.

Abbiamo accresciuto enormemente il prestigio e la notorietà del RCP e abbiamo costruito una rete di sostenitori e simpatizzanti che ci aiuterà nella crescita.

Ma questo è solo un assaggio di ciò che verrà. Il governo Starmer appena eletto – che è salito al potere con la più bassa percentuale di voti per una maggioranza parlamentare nella storia del Regno Unito – sarà odiato.

La rabbia e la disillusione non potranno che intensificarsi man mano che i lavoratori e i giovani saranno sottoposti ad altre misure di austerità, attacchi e guerre imperialiste. Più che mai, cercheranno una via di fuga. Ma non c’è via d’uscita nel capitalismo. In queste condizioni, immaginate cosa potrebbero fare diecimila comunisti organizzati.

La storia del RCP è appena iniziata. Questa campagna – che ha avuto ancora più successo di quella condotta dal RCP delle origini nelle elezioni suppletive di Neath del 1945 – è stata una preparazione preziosa per le tempeste che il capitalismo britannico sta preparando.

Il RCP ha già vinto grazie a questa campagna. Abbiamo reclutato decine di nuovi compagni e abbiamo migliorato grandemente il profilo del nostro partito.

Il nostro obiettivo era quello di sondare il terreno e porre un punto fermo per il futuro; costruire un movimento di rivoluzionari per affrontare il capitalismo e la classe dominante in generale.

Dobbiamo, e lo faremo, diventare un vero e proprio punto di riferimento perché ci attendono grandi battaglie di classe. La rabbia non manca. Serve un’organizzazione rivoluzionaria potente che sappia organizzare questa rabbia.

Abbiamo suscitato grande interesse. Ora inizia il vero lavoro. Dobbiamo costruire il partito e creare nostri circoli in ogni luogo di lavoro, università, scuola e quartiere, pronti ad affrontare le tempeste in arrivo.

Vi invitiamo a unirvi a noi in questo compito!

 

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