Golpe reazionario in Burkina Faso – Balai Citoyen fa appello alla mobilitazione di massa

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Golpe reazionario in Burkina Faso – Balai Citoyen fa appello alla mobilitazione di massa

Il Reggimento di sicurezza presidenziale (RSP) del Burkina Faso ha effettuato un colpo di stato durante la notte, nella capitale Ouagadougou.

 

Reuters e Al Jazeera riferiscono che ieri pomeriggio le truppe appartenenti alla RSP hanno fatto irruzione in una riunione dell’esecutivo e hanno sequestrato il presidente di transizione, Michel Kafando e il suo primo ministro, Isaac Zida. I fatti sono stati poi confermati dal presidente del parlamento ad interim, Cheriff Sy. Altri ministri presi in ostaggio sono i ministri dei Lavori Pubblici, il Ministro del Lavoro e del Ministro della sicurezza sociale. Più tardi, i soldati del Rsp hanno esploso numerosi colpi contro la popolazione che aveva iniziato a proteste di fronte al palazzo presidenziale.

burkina fasoIl colpo di stato è stata confermato questa mattina da un portavoce del Rsp alla radio e alla televisione.

I processi che hanno portato agli eventi attuali sono stati illustrati in un articolo che abbiamo pubblicato pochi giorni fa, Burkina Faso: Regime in crisis before the elections (in inglese).

Il motivo principale per il colpo di stato è che il primo ministro, Isaac Zida ha estromesso la parte più reazionaria dei lealisti dell’era Compaoré da tutti i processi decisionali in vista delle elezioni del prossimo 11 ottobre. Lo ha fatto in modo da non provocare una seconda rivolta di massa da parte della popolazione che aveva rovesciato questo settore del regime nell’ottobre 2014. Ciò è stato confermato dal portavoce del RSP: ” Abbiamo messo in carica un “Consiglio nazionale della democrazia” con il compito di organizzare elezioni democratiche inclusive. ”

Ma il colpo di stato rappresenta nient’altro che la provocazione più clamorosa per le masse. Balai Citoyen, il gruppo che ha organizzato la rivolta nell’ottobre dello scorso anno, ha convocato mobilitazioni di massa. Oltre a ciò, il più grande sindacato, la Confédération nationale des travailleurs ha convocato uno sciopero generale. Il presidente del Parlamento, Cheriff Sy, ha anche invitato le masse a lottare contro il colpo di stato. Le prossime ore e giorni saranno cruciali. Ci sono già notizie di scontri in Piazza della Rivoluzione.

La chiave per la situazione è la mobilitazione dei lavoratori e della gioventù rivoluzionaria.

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