
La scommessa di Netanyahu per una guerra totale in Medio Oriente
16 Giugno 2025Campagna di solidarietà internazionale per i prigionieri politici in Gilgit Baltistan – COME PUOI CONTRIBUIRE

di Internazionale Comunista Rivoluzionaria
Alcuni dirigenti dell’Aawami Action Committee (Comitato d’Azione Aawami) nella regione del Gilgit Baltistan, amministrata dal Pakistan, sono stati arrestati. Sono detenuti in condizioni terribili, sulla base di accuse inventate. Qual è il loro crimine? Difendere il popolo lavoratore e resistere al saccheggio della propria terra! L’Internazionale Comunista Rivoluzionaria sta conducendo una campagna a livello globale per ottenere il rilascio dei compagni, e abbiamo bisogno del tuo aiuto!
I compagni e i sostenitori dell’ICR stanno protestando davanti alle ambasciate e ai consolati pakistani e raccogliendo firme da parte di personaggi politici di spicco, tra cui politici, noti attivisti e sindacalisti. Guarda il video qui sotto per una ricapitolazione dei progressi della campagna fino ad oggi…
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Questa campagna deve estendersi! Non ci fermeremo finché tutti i nostri compagni ingiustamente imprigionati non saranno liberi e al sicuro! Tuttavia, affinché la campagna abbia successo, abbiamo bisogno della massima solidarietà e della massima pressione possibili.
Invitiamo, pertanto, i nostri lettori ad intraprendere i seguenti passi per aiutarci ad ottenere la liberazione dei nostri compagni:
1. SCRIVI a politici, singoli dirigenti sindacali o studenteschi, ad attivisti e a personaggi pubblici, e chiedi loro di appoggiare la nostra campagna! Qui c’è una lista di firmatari di spicco. Ti preghiamo di informarci di eventuali risposte scrivendo a aacgb-solidarity@marxist.com.
2. CONTATTA la tua ambasciata o consolato del Pakistan (https://mofa.gov.pk/overseas-missions), sia individualmente sia per conto di un’organizzazione sindacale, studentesca o politica. Ti preghiamo di informarci di eventuali risposte scrivendo a aacgb-solidarity@marxist.com. Puoi trovare un modello di lettera di protesta di seguito.
3. PROPONI UNA MOZIONE nel tuo sindacato/organizzazione studentesca e faccelo sapere scrivendo a aacgb-solidarity@marxist.com. Puoi trovare un modello di mozione di seguito.
4. CONTATTA la sezione più vicina dell’ICR e unisciti alle nostre proteste di fronte alle ambasciate e ai consolati pakistani!
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Il punto della situazione
Il Gilgit-Baltistan è una regione sotto l’amministrazione del Pakistan. La corruzione, lo sfruttamento e il latrocinio l’hanno ridotto in uno stato di estrema povertà e sottosviluppo, sebbene il territorio abbondi di risorse naturali, in particolare di minerali e di acqua.
Il regime amministrativo depreda costantemente il Gilgit-Baltistan per conto dei suoi padroni ad Islamabad. Gli abitanti del luogo vengono privati dei propri mezzi di sussistenza e delle proprie terre, e il rigoglioso ecosistema locale è stato devastato.
Ehsan Ali (dell’Inqalabi Communist Party, sezione pakistana dell’ICR) ha fondato un Comitato d’Azione Aawami (AAC-GB, una forma di organizzazione di difesa comunitaria) in Gilgit Baltistan nel 2014.
L’AAC-GB lotta instancabilmente in nome della gente comune da più di un decennio, con campagne per i diritti democratici, per la difesa dei sussidi per i beni di prima necessità, come la farina, e per la presenza di strutture sanitarie e educative di base per la popolazione della regione. L’AAC-GB ha anche opposto resistenza alla distruzione ambientale inflitta al territorio da un intenso sfruttamento capitalistico.
Lo scorso anno, dopo il successo di un movimento di massa conclusosi a febbraio, il governo del Gilgit-Baltistan, dietro ordini di Islamabad, ha messo Ali sotto l’Allegato Quattro: una misura anti-terrorismo che lo sottopone ad una continua sorveglianza da parte delle autorità. Ma questo non ha fermato la sua attività politica.
Nel febbraio 2024, decine di migliaia di persone si sono mobilitate in tutto il Gilgit-Baltistan per un presidio a Gilgit, molto partecipato, guidato dal Comitato d’Azione Popolazione popolare, sotto la direzione di Ehsan Ali. I manifestanti hanno presentato richieste per il ripristino di un sussidio per la farina di grano, insieme con rivendicazioni per l’occupazione, la sanità e l’istruzione.
Poi, nell’aprile 2025, è scoppiato un movimento del distretto di Diamer, dove migliaia di persone colpite dalla costruzione di una grossa diga hanno protestato per il pagamento degli indennizzi. Ehsan Ali è stato invitato a fare un discorso alla principale manifestazione di protesta. Il governo è stato poi costretto ad accettare parzialmente le richieste del movimento.
L’ultima goccia è stata una riunione di massa pianificata per il 24-25 maggio, per proseguire con il movimento per i diritti – promessi, ma non ancora concessi dal governo – e contro la riforma agraria presentata nel parlamento del Gilgit-Baltistan, che aprirebbe la regione ad ulteriori saccheggi.
Il 15 maggio, è partita un’ondata di arresti che ha preso di mira i dirigenti dell’AAC-GB, con l’intenzione di decapitare l’organizzazione. In totale, finora sono stati arrestati 11 compagni. Tutti sono accusati di imputazioni sotto la legge anti-terrorismo ed è perciò stata loro negata la scarcerazione dietro cauzione.
Numerosi altri membri di spicco del Comitato d’Azione Popolare non sono stati imprigionati, ma sono stati messi sotto sorveglianza e subiscono restrizioni nei loro movimenti.
I compagni sono soggetti a torture e maltrattamenti in prigione. Ehsan Ali, che ha più di sessant’anni, versa in condizioni di salute pessime. È stato trasferito per un breve periodo in un ospedale, ma è stato in seguito riportato in prigione dopo aver rifiutato di firmare una dichiarazione in cui proclamava lealtà al Pakistan e condannava gli altri dirigenti arrestati.
La nostra campagna presenta le seguenti richieste:
1. Rilascio immediato di Ehsan Ali e di tutti i membri dell’AAC-GB.
2. Che le accuse montate contro di loro vengano fatte cadere.
3. L’immediata rimozione del nome di Ehsan Ali dall’Allegato Quattro.
4. Che il suo diritto alla libertà di movimento venga immediatamente ripristinato.
5. La fine di tutte le restrizioni alla sua attività politica.
6. Che tutte le richieste dell’AAC-GB vengano immediatamente accettate.
Sostenitori di spicco della campagna (individui e organizzazioni)
Austria
Selma Schacht, consigliere della Camera del Lavoro
Nadir Aykut, consigliere della Camera del Lavoro
Elisabeth Sahan, consigliere della Camera del Lavoro
Sarah Ott, membro del comitato d’azienda alla LOK
Martin Gutlederer, delegato sindacale – clinica Ottakring; delegato alla Conferenza Statale del sindacato Younion
Lisa Auer, delegato sindacale – clinica Ottakring; delegato alla Conferenza Statale del sindacato Younion
Paul Höllhumer, delegato sindacale – clinica Ottakring
Johannes Wölflingseder, presidentee del comitato d’azienda alla BHS Vienna; presidente della sezione Region 1 del sindacato Vida, Vienna
Patrick Kaiser, delegato sindacale alla clinica Floridsdorf; presidente statale del sindacato GLB, Vienna
Zenon Khayat, membro del comitato di azienda alla Thalia, Vienna
Martin Zuba, membro del comitato di azienda alla Gesundheit Österreich GmbH
Markus Haunschmid, delegato sindacale del settore dell’istruzione dell’obbligo nel comitato di dipartimento Vienna Ovest 4
Kommunistische Gewerkschaftsinitiative (KOMintern)
Kommunistische Jugend Österreich (KJÖ)
Belgio
Roland Vanderbeke, ACOD Oostende
Yves Brusseel, ex presidente dell’ACOD VDAB
Abdellah, militante del Sindacato Socialista del Metalmeccanici
Paulette Vermeersch, ACOD, sindacato dei lavoratori comunali di Antwerpen
Hilde Willaert, presidente del sindacato degli insegnanti socialisti Oost-Vlaanderen
André Gonsalis, ex presidente del sindacato dei lavoratori dei servizi pubblici Veurne
Brasile
Glauber Brauga, parlamentare del PSOL
Sindacato dei dipendenti municipali di Joinville-SC
Lavoratori dell’acquedotto e delle fognature di Joinville
Sindacato degli Studenti di Univille
Danimarca
Jan Hoby, vice presidentee dell’Associazione Nazionale degli educatori sociali
France
Secours Rouge
Sindacato UNL
I giovani dell’APRÈS
Germany
Ferat Koçak, parlamentare di Die Linke
Grecia
Konstantinos Papadakis, avvocato; ex-consigliere del comune di Atene, ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene; avvocato al processo contro Alba Dorata
Eftyhia Papalouka, vice sindaco, Municipio di Nea Filadelfeia, Nea Chalkidona
Grigoris Kalomoiris, presidente del Sindacato Panellenico degli Insegnanti in Pensione
Evangelos Kitsonis, presidente del Sindacato Panellenico dei lavoratori dell’ICAP
Ilias Stavrianos, presidente del Sindacato Panellenico dei lavoratori di Vantage Towers
Dimitrios Chatzistelios, Segretario del Direttivo del Sindacato Panellenico dei lavoratori di Vodafone-Panafon
Matthaios Velogiannis, membro del Direttivo del Sindacato Panellenico dei lavoratori della Ricerca e dell’Istruzione Superiore (SERETE)
Alexandros Sarantos, vice segretario del direttivo dell’Associazione dei Pensionati della DEN di Megalopolis; membro del direttivo della Federazione Panellenica dei Pensionati della DEN (POS/DEI)
Orestis Doulos, membro del direttivo Sindacato Panellenico dei lavoratori di Vantage Towers
Anastasia Stavropoulou, membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)
Giorgos Ortantzoglou, presidente del Sindacato dei lavoratori comunali di Filadelfeia, Chalkidona
Anastasia Matsouka, membro del direttivo dell’Ordine Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)
Yannis Xydis, membro della segreteria politica di MeRA25
Vasilis Kafantaris, membro del Consiglio Generale del sindacato degli insegnanti OELMEK (Cipro)
Giorgos Lechouritis, membro del comitato scientifico del Sindacato dei Lavoratori della prevenzione
Thanasis Kampagiannis, avvocato, ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene
Giorgos Souvaliotis, membro del direttivo del Sindacato degli Ingegneri salariati (Patras Branch)
Yiannos Giannopoulos, ex membro del Comitato Esecutivo della Camera Tecnica della Grecia (TEE); membro del Sindacato degli Ingegneri salariati
Dimitra Rompoti, avvocato (Atene); membro del Sindacato degli avvocati salariali; ex membro del direttivo della Camera del lavoro di Atene
Dinos Palaistidis, sindacalista del Sindacato dei lavoratori del libro, della carta e dei media digitali dell’Attica (ΣΥΒΧΨΑ)
Eugenia Kouniaki, avvocato; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)
Angeliki Serafeim, avvocato; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)
Giorgis Vlachos, avvocato; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)
Theodoros Symeonidis, avvocato; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)
Taxiarchis Sarantopoulos, avvocato (Atene)
Evangelos Trimponias, avvocato (Atene)
Vangelis K Giosmas, avvocato (Atene)
Patrikios Patrikounakos, avvocato (Atene)
Georgia Palaiologou, avvocato (Atene)
Sofia Chani, avvocato (Atene)
Kostas Mouchlianitis, avvocato (Atene)
Italia
Slavoj Zizek Filosofo e saggista
Senatore Stefano Patuanelli, capogruppo Movimento 5 Stelle
Marco Grimaldi, vice capogruppo AVS camera dei deputati
Franco Bavila, direttore della rivista “Rivoluzione”
Mario Iavazzi Assemblea Generale CGIL Nazionale
Paolo Brini Assemblea Generale Fiom CGIL Nazionale
Domenico Loffredo Assemblea Generale Fiom CGIL Nazionale
Antonio Forlano Assemblea Generale Filt CGIL Nazionale
Paolo Grassi Assemblea Generale Nidil CGIL Nazionale
Gianplacido Ottaviano Rsu Fiom CGIL Bonfiglioli BO
Francesca Esposito Atm Milano Assemblea Generale CGIL Milano
Vincenzo Chianese Rsu Fiom CGIL Prima Components Gricignano d’Aversa Caserta
Tomaso Perani Rsu Università Statale Assemblea generale FLC-CGIL Milano
Angelo Raimondi Rsu Filcams CGIL Esselunga Corbetta-Milano
Jeisson Zuniga Rsa Filt CGIL Trasporti&Magazzini Cantiere Ups Milano
Pedro Calderon Filt CGIL Idealpartner Cantiere Ups Milano
Irene Forno Rsu Flc CGIL Scuola Milano
Sergio Schneider Rsu Flc-CGIL Scuola Milano
Mariangela La Paglia Cappelluti Rsu Flc-CGIL Scuola Milano
Elena Ricci Rsu FP-CGIL Istituto Redaelli Milano
Daniele Chiavelli Rsu Flc CGIL Scuola Mantova
Ferdinando De Marco Rsu Fiom CGIL Ersistemi Parma
Filippo Agazzi Rsu Fiom CGIL Gpi Parma
Nensi Castro Rsa Filcams CGIL Cna Reggio Emilia
Matteo Parlati Ferrari Maranello Assemblea generale Fiom-CGIL Modena
Giuseppe Violante Rsa Maserati Assemblea generale Fiom-CGIL Modena
Giuseppe Faillace Rsu Motovario Assemblea generale Fiom-CGIL Modena
Simona Leri Rsu Coop Alleanza 3.0 Assemblea Generale Filcams CGIL Modena
Carletto Vezzali Rsu Flai CGIL Global Carni Modena
Raffaele Signoriello Rsu Fiom CGIL Otis Bologna
Luca Lanzi Rsu Fiom CGIL Manitou Modena
Concetta VentrellI Rsu Motovario Assemblea generale Fiom CGIL Modena
Ilic Vezzosi Flc CGIL Bologna
Salvatore Veltri Rsu Fp CGIL Istituto Rizzoli Bologna
Anna Venezia, Rsu Fp CGIL Istituto Rizzoli Bologna
Antonio Maccariello, Rsu Fiom CGIL Bonfiglioli Riduttori Bologna
Serafino Pirillo, Rsu Fiom CGIL Bonfiglioli Riduttori Bologna
Valentino Paoloni, Rsu Fp CGIL Asc Insieme Bologna
Domenico Minadeo, Rsu Fiom CGIL Metaltarghe Bologna
Davide Bacchelli, Rsu Fiom Ima Bologna
Ivan Serra, Rsu Fiom CGIL RCM Bologna
Fabio Pavone RSU FP CGIL AOSP Sant’orsola Malpighi
Nico Maman Ass. Generale FP CGIL Bologna
Loredana Donnici, Comitato degli iscritti FP CGIL IOR Bologna
Giuseppe Gomini, Rsu Fiom CGIL Ducati Bologna
Gemma Giusti, Ass. Generale FP CGIL Bologna
Salvatore Mercogliano Flc CGIL Pistoia
Diego Sabelli Rsu Fiom CGIL Elt Roma
Arianna Mancini Asl Roma 2 Fp CGIL Roma
Gabriele D’angeli Flc CGIL Roma Sud
Marco Carletti Rsa Fisac CGIL Bff Bank Roma
Lorenzo Esposito RSU Fisac CGIL Banca D’Italia Milano
Francesco Favalli Rsu Flc-CGIL Scuola Cremona
Franco Ferrara consiglio direttivo dello SPI CGIL Lega Bassa Valbisagno Genova
Fabio Guerrini associazione studentesca Gruppo di studio marxista – Università degli Studi di
Milano
Kevin Marocchi associazione studentesca Alziamo la testa – Università Sapienza di Roma
Carolina Botnaru associazione studentesca Rosa Luxemburg – Università degli Studi di Trieste
Raffaella Lanzaro Collettivo Marxista Università di Bologna
Claudia Caiazzo Collettivo Karl Marx Università di Modena
Noemi Giardiello coordinatrice nazionale giovani PCR
Alessio Bolt coordinatore giovani PCR Napoli
Michele Ricco coordinatore giovani PCR Varese
Davide Gallerani coordinatore giovani PCR Parma
Massimiliano Vetró coordinatore giovani PCR Torino
Irlanda
Paul Murphy, People Before Profit–Solidarity, parlamentare per Dublino sud-ovest-West
Madeleine Johansson, People Before Profit, consigliere del consiglio della Contea di Dublino sud per Palmerstown-Fonthill LEA
Pakistan
Ikhlaq Ahmed, presidente del Sindacato dei Lavoratori Elettrici di Karachi.
Ordine degli Avvocati di Karachi
Sindacato Generale dei Lavoratori degli Pneumatici
Ordine degli Avvocati di Malir, Karachi
Federazione Sindacale del Balochistan (con circa 40 sindacati affiliati)
Grande Alleanza dei Sindacati del Balochistan
Sindacato dei Minatori del Balochistan
Federazione Unitaria dei Lavoratori del Balochistan
Comitato d’Azione Popolare dell’Azad Kashmir
Ordine degli Avvocati del Distretto di Poonchin in Azad Kashmir
Sud Africa
Partito dei Lavoratori Socialisti e Movimento Socialista Giovanile, Sud Africa
USA
Chris Smalls, Sindacato dei Lavoratori di Amazon
Regno Unito
Fiona Lali, coordinatrice delle campagne del RCP, candidata al parlamento per Stratford and Bow
Ian Hodson, presidente nazionale del sindacato BFAWU
John McInally, ex vice-presidente, del Sindacato dei Lavoratori dei Servizi pubblici e commericali (PCSU)
Venezuela
Miguel Angel Hernandez, leader del Partito Socialismo e Libertà (PSL Venezuela)
Modello di lettera per le ambasciate e i consolati:
[Data]
Sua Eccellenza [Nome]
Ambasciatore/Console del Pakistan
[Indirizzo della missione diplomatica pakistana]
[Città, Paese]
Sua Eccellenza,
Re: Appello Urgente per il Rilascio per i Dirigenti Imprigionati del Comitato d’Azione Popolare Gilgit Baltistan
Noi, in nome di [la tua organizzazione], scriviamo per esprimere la nostra grave preoccupazione riguardo al recente arresto e alla detenzione di dirigenti di spicco del Comitato d’Azione Popolare – Gilgit Baltistan (AAC-GB) da parte delle autorità pakistane.
Elementi di preoccupazione
Il 16 maggio, la polizia pakistana ha arrestato numerosi dirigenti, tra cui:
– Ehsan Ali, presidente dell’AAC-GB e avvocato.
– Waheed Hassan, addetto stampa dell’AAC-GB.
– Mehboob Wali, vice presidente dell’AAC-GB.
– Asghar Shah, presidente della gioventù dell’AAC-GB.
– Masood Ur Rehman e altri dirigenti del comitato.
Queste persone sono state accusate di “disturbare l’ordine pubblico” in seguito a proteste pacifiche contro le restrizioni al loro diritto democratico di organizzarsi e di viaggiare liberamente all’interno del Pakistan.
Antefatto di questi arresti
I dirigenti imprigionati stavano pianificando un incontro politico legittimo in data 24-25 maggio a Skardu, per affrontare tematiche di importanza vitale per la popolazione del Gilgit-Baltistan, tra cui:
– La proposta di legge sui minerali che interessa la proprietà delle risorse naturali.
– L’accesso ai beni di prima necessità, inclusi i sussidi per la farina.
– La fornitura di elettricità, servizi sanitari e scolastici.
Ehsan Ali è stato sottoposto ad una persecuzione costante da parte delle autorità statali, inclusa l’iscrizione nel cosiddetto “Allegato Quattro”, una legislazione che restringe pesantemente la libertà di movimento, che venne originariamente congegnata per monitorare sospetti terroristi. Ciò rappresenta un abuso clamoroso della legislazione anti-terrorismo contro legittimi attivisti politici.
Diritti democratici e norme internazionali
L’AAC-GB ha agito pacificamente e con successo all’interno delle strutture democratiche, ottenendo vittorie significative per il popolo del Gilgit-Baltistan:
– Garantire sussidi per la farina per le comunità che vivono insicurezza alimentare.
– Negoziare un miglioramento nell’accesso all’elettricità e ai servizi essenziali.
– Difendere la fornitura di servizi sanitari e scolastici in zone scarsamente servite.
Queste attività costituiscono forme di organizzazione politica e di attivismo legittime, che dovrebbero essere protette dalla legge pakistana e dalle norme internazionali sui diritti umani, tra cui:
– La Convenzione internazionale sui diritti civili e politici (che il Pakistan ha firmato)
– La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
– Le stesse garanzie costituzionali del Pakistan sulla libertà di riunione e di espressione.
Le richieste della campagna
In virtù di quanto sopra esposto, noi sostenitori della campagna di solidarietà per l’AAC-GB chiediamo rispettosamente:
– Il rilascio immediato e incondizionato di tutti i dirigenti e attivisti dell’AAC-GB imprigionati.
– Il ritiro di tutte le accuse contro i detenuti, che risultano essere a sfondo politico.
– La rimozione del nome di Ehsan Ali dall’Allegato Quattro e il ripristino di tutti i suoi pieni diritti concernenti la libertà di movimento e l’attività politica.
– La fine della persecuzione e della sorveglianza dei membri e dei sostenitori dell’AAC-GB.
– Il rispetto dei diritti democratici, incluso il diritto di riunione, di espressione e di organizzazione politica in Gilgit-Baltistan.
– La messa in pratica del programma di quattordici punti precedentemente concordato con il governo del Gilgit-Baltistan.
Attenzione Internazionale
Vorremmo informarLa che questo caso ha attirato (e continua ad attirare) una rilevante attenzione internazionale da parte di:
– Organizzazioni sindacali in molteplici paesi.
– Movimenti studenteschi e associazioni della società civile.
– Organizzazioni dei diritti umani.
– Parlamentari e rappresentati eletti.
– La prosecuzione della detenzione di questi dirigenti danneggia la reputazione internazionale del Pakistan e mina il suo impegno verso un governo democratico e i diritti umani.
Richiesta d’azione
Facciamo appello a Lei affinché:
– Trasmetta queste preoccupazioni con urgenza alle autorità competenti a Islamabad.
– Utilizzi la Sua influenza diplomatica per garantire l’immediato rilascio dei detenuti.
– Ci fornisca un ragguaglio sull’azioni intraprese per risolvere questa situazione.
– Faciliti il dialogo tra il governo pakistano e i rappresentanti dell’AAC-GB.
In breve
Il popolo del Gilgit-Baltistan merita gli stessi diritti democratici e le stesse libertà godute da tutti i cittadini pakistani. La criminalizzazione delle organizzazioni politiche pacifiche crea un pericoloso precedente e danneggia le istituzioni democratiche del Pakistan.
Ci aspettiamo una Sua azione tempestiva a tal riguardo e di ricevere conferma dei passi intrapresi per garantire il rilascio di questi leader impegnati delle proprie comunità.
Il movimento operaio internazionale si schiera in solidarietà ai nostri compagni in Gilgit-Baltistan e continueremo a monitorare questa situazione da vicino.
Distinti saluti
[Firma]
[Nome e carica]
[Organizzazione]
[Informazioni di contatto]
CC:
Ministro degli Affari Esteri, Pakistan (spokesperson.office1@mofa.gov.pk)
Ministro degli Interni, Pakistan (dslaw2@interior.gov.pk)
Governatore del Gilgit-Baltistan info@gilgitbaltistan.gov.pk
[Consiglieri locali/Parlamentari]
contact@pakistansolidarity.org
Modello di mozione: Solidarietà ai Dirigenti Imprigionati del Comitato d’Azione Popolare Gilgit-Baltistan
Il [nome del sindacato/organizzazione studentesca] prende atto con grave preoccupazione:
– Dell’arresto e della detenzione dei dirigenti del Comitato d’Azione Popolare Gilgit-Baltistan (AAC-GB), tra cui il presidente Ehsan Ali, l’addetto stampa Waheed Hassan, il vice presidente Mehboob Wali e il presidente dell’ala giovanile Asghar Shah.
– Che questi compagni sono stati accusati di “disturbare l’ordine pubblico” per aver protestato pacificamente contro le restrizioni dei propri diritti democratici di organizzarsi.
– Che Ehsan Ali è stato inserito nella famigerata lista dell’“Allegato Quattro”, una legge pakistana originariamente pensata per monitorare i terroristi, che restringe pesantemente la sua libertà di movimento.
– Che questi arresti sono avvenuti nel momento in cui l’AAC-GB pianificava una riunione per affrontare la questione della proprietà delle risorse naturali in Gilgit-Baltistan.
– Che l’AAC-GB ha organizzato con successo movimenti di massa che hanno ottenuto concessioni vitali rispetto ai sussidi della farina, le forniture elettriche, la sanità e l’istruzione per comunità che vivono in estrema povertà.
Il [nome del sindacato/organizzazione studentesca] ritiene che:
– Questi arresti rappresentino un chiaro attacco ai diritti democratici e sindacali.
– La criminalizzazione dell’attività politica pacifica crei un pericoloso precedente per i movimenti dei lavoratori a livello globale.
– La solidarietà internazionale sia essenziale per difendere il diritto ad organizzarsi contro lo sfruttamento e l’oppressione.
– La lotta dei lavoratori in Gilgit- Baltistan contro la povertà e lo sfruttamento ambientale sia parte del più ampio movimento operaio internazionale.
Il [nome del sindacato/organizzazione studentesca] delibera di:
1. Condannare questi arresti a sfondo politico e di chiedere il rilascio immediato e incondizionato di tutti i dirigenti e gli attivisti dell’AAC-GB in carcere.
2. Chiedere la rimozione del nome di Ehsan Ali’s dall’Allegato Quattro e di ripristinare i suoi pieni diritti democratici.
3. Scrivere al personale diplomatico pakistano nelle diverse ambasciate/consolati per chiedere il rilascio di tutti i compagni arrestati e la fine della repressione statale in Gilgit-Baltistan.
4. Incoraggiare i propri iscritti a partecipare alle manifestazioni di solidarietà e alle proteste organizzate in appoggio all’AAC-GB di fronte alle ambasciate e ai consolati pakistani.
5. Condividere informazioni riguardo a questo caso attraverso comunicati del sindacato/organizzazione, social media e materiale informativo.
6. Contribuire a future campagne di solidarietà e di mantenere un appoggio costante ai movimenti democratici in Pakistan.
Il [nome del sindacato/organizzazione studentesca] si impegna a:
– Monitorare gli sviluppi del caso e di intraprendere ulteriori azioni se necessario.
– Creare legami con le organizzazioni sindacali internazionali per coordinare azioni di solidarietà.
– Promuovere la consapevolezza della lotta più ampia contro l’imperialismo e per i diritti dei lavoratori in Asia meridionale.
– Appoggiare movimenti parimenti vittime della repressione statale in tutto il mondo.
“Un’offesa a uno è un’offesa a tutti”
Proposto da: [Nomi]
In data: [Data]