Campagna di solidarietà internazionale per i prigionieri politici in Gilgit Baltistan – COME PUOI CONTRIBUIRE

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Campagna di solidarietà internazionale per i prigionieri politici in Gilgit Baltistan – COME PUOI CONTRIBUIRE

di Internazionale Comunista Rivoluzionaria

Alcuni dirigenti dell’Aawami Action Committee (Comitato d’Azione Aawami) nella regione del Gilgit Baltistan, amministrata dal Pakistan, sono stati arrestati. Sono detenuti in condizioni terribili, sulla base di accuse inventate. Qual è il loro crimine? Difendere il popolo lavoratore e resistere al saccheggio della propria terra! L’Internazionale Comunista Rivoluzionaria sta conducendo una campagna a livello globale per ottenere il rilascio dei compagni, e abbiamo bisogno del tuo aiuto!

I compagni e i sostenitori dell’ICR stanno protestando davanti alle ambasciate e ai consolati pakistani e raccogliendo firme da parte di personaggi politici di spicco, tra cui politici, noti attivisti e sindacalisti. Guarda il video qui sotto per una ricapitolazione dei progressi della campagna fino ad oggi…

 

Questa campagna deve estendersi! Non ci fermeremo finché tutti i nostri compagni ingiustamente imprigionati non saranno liberi e al sicuro! Tuttavia, affinché la campagna abbia successo, abbiamo bisogno della massima solidarietà e della massima pressione possibili.

Invitiamo, pertanto, i nostri lettori ad intraprendere i seguenti passi per aiutarci ad ottenere la liberazione dei nostri compagni:

1. SCRIVI a politici, singoli dirigenti sindacali o studenteschi, ad attivisti e a personaggi pubblici, e chiedi loro di appoggiare la nostra campagna! Qui c’è una lista di firmatari di spicco. Ti preghiamo di informarci di eventuali risposte scrivendo a aacgb-solidarity@marxist.com.

2. CONTATTA la tua ambasciata o consolato del Pakistan (https://mofa.gov.pk/overseas-missions), sia individualmente sia per conto di un’organizzazione sindacale, studentesca o politica. Ti preghiamo di informarci di eventuali risposte scrivendo a aacgb-solidarity@marxist.com. Puoi trovare un modello di lettera di protesta di seguito.

3. PROPONI UNA MOZIONE nel tuo sindacato/organizzazione studentesca e faccelo sapere scrivendo a aacgb-solidarity@marxist.com. Puoi trovare un modello di mozione di seguito.

4. CONTATTA la sezione più vicina dell’ICR e unisciti alle nostre proteste di fronte alle ambasciate e ai consolati pakistani!

Il punto della situazione

Il Gilgit-Baltistan è una regione sotto l’amministrazione del Pakistan. La corruzione, lo sfruttamento e il latrocinio l’hanno ridotto in uno stato di estrema povertà e sottosviluppo, sebbene il territorio abbondi di risorse naturali, in particolare di minerali e di acqua.

Il regime amministrativo depreda costantemente il Gilgit-Baltistan per conto dei suoi padroni ad Islamabad. Gli abitanti del luogo vengono privati dei propri mezzi di sussistenza e delle proprie terre, e il rigoglioso ecosistema locale è stato devastato.

Ehsan Ali (dell’Inqalabi Communist Party, sezione pakistana dell’ICR) ha fondato un Comitato d’Azione Aawami (AAC-GB, una forma di organizzazione di difesa comunitaria) in Gilgit Baltistan nel 2014.

L’AAC-GB lotta instancabilmente in nome della gente comune da più di un decennio, con campagne per i diritti democratici, per la difesa dei sussidi per i beni di prima necessità, come la farina, e per la presenza di strutture sanitarie e educative di base per la popolazione della regione. L’AAC-GB ha anche opposto resistenza alla distruzione ambientale inflitta al territorio da un intenso sfruttamento capitalistico.

Lo scorso anno, dopo il successo di un movimento di massa conclusosi a febbraio, il governo del Gilgit-Baltistan, dietro ordini di Islamabad, ha messo Ali sotto l’Allegato Quattro: una misura anti-terrorismo che lo sottopone ad una continua sorveglianza da parte delle autorità. Ma questo non ha fermato la sua attività politica.

Nel febbraio 2024, decine di migliaia di persone si sono mobilitate in tutto il Gilgit-Baltistan per un presidio a Gilgit, molto partecipato, guidato dal Comitato d’Azione Popolazione popolare, sotto la direzione di Ehsan Ali. I manifestanti hanno presentato richieste per il ripristino di un sussidio per la farina di grano, insieme con rivendicazioni per l’occupazione, la sanità e l’istruzione.

Poi, nell’aprile 2025, è scoppiato un movimento del distretto di Diamer, dove migliaia di persone colpite dalla costruzione di una grossa diga hanno protestato per il pagamento degli indennizzi. Ehsan Ali è stato invitato a fare un discorso alla principale manifestazione di protesta. Il governo è stato poi costretto ad accettare parzialmente le richieste del movimento.

L’ultima goccia è stata una riunione di massa pianificata per il 24-25 maggio, per proseguire con il movimento per i diritti – promessi, ma non ancora concessi dal governo – e contro la riforma agraria presentata nel parlamento del Gilgit-Baltistan, che aprirebbe la regione ad ulteriori saccheggi.

Il 15 maggio, è partita un’ondata di arresti che ha preso di mira i dirigenti dell’AAC-GB, con l’intenzione di decapitare l’organizzazione. In totale, finora sono stati arrestati 11 compagni. Tutti sono accusati di imputazioni sotto la legge anti-terrorismo ed è perciò stata loro negata la scarcerazione dietro cauzione.

Numerosi altri membri di spicco del Comitato d’Azione Popolare non sono stati imprigionati, ma sono stati messi sotto sorveglianza e subiscono restrizioni nei loro movimenti.

I compagni sono soggetti a torture e maltrattamenti in prigione. Ehsan Ali, che ha più di sessant’anni, versa in condizioni di salute pessime. È stato trasferito per un breve periodo in un ospedale, ma è stato in seguito riportato in prigione dopo aver rifiutato di firmare una dichiarazione in cui proclamava lealtà al Pakistan e condannava gli altri dirigenti arrestati.

La nostra campagna presenta le seguenti richieste:

1. Rilascio immediato di Ehsan Ali e di tutti i membri dell’AAC-GB.
2. Che le accuse montate contro di loro vengano fatte cadere.
3. L’immediata rimozione del nome di Ehsan Ali dall’Allegato Quattro.
4. Che il suo diritto alla libertà di movimento venga immediatamente ripristinato.
5. La fine di tutte le restrizioni alla sua attività politica.
6. Che tutte le richieste dell’AAC-GB vengano immediatamente accettate.

Sostenitori di spicco della campagna (individui e organizzazioni)

Austria

Selma Schacht, consigliere della Camera del Lavoro

Nadir Aykut, consigliere della Camera del Lavoro

Elisabeth Sahan, consigliere della Camera del Lavoro

Sarah Ott, membro del comitato d’azienda alla LOK

Martin Gutlederer, delegato sindacale – clinica Ottakring; delegato alla Conferenza Statale del sindacato Younion

Lisa Auer, delegato sindacale – clinica Ottakring; delegato alla Conferenza Statale del sindacato Younion

Paul Höllhumer, delegato sindacale – clinica Ottakring

Johannes Wölflingseder, presidentee del comitato d’azienda alla BHS Vienna; presidente della sezione Region 1 del sindacato Vida, Vienna

Patrick Kaiser, delegato sindacale alla clinica Floridsdorf; presidente statale del sindacato GLB, Vienna

Zenon Khayat, membro del comitato di azienda alla Thalia, Vienna

Martin Zuba, membro del comitato di azienda alla Gesundheit Österreich GmbH

Markus Haunschmid, delegato sindacale del settore dell’istruzione dell’obbligo nel comitato di dipartimento Vienna Ovest 4

Kommunistische Gewerkschaftsinitiative (KOMintern)

Kommunistische Jugend Österreich (KJÖ)

Belgio

Roland Vanderbeke, ACOD Oostende

Yves Brusseel, ex presidente dell’ACOD VDAB

Abdellah, militante del Sindacato Socialista del Metalmeccanici

Paulette Vermeersch, ACOD, sindacato dei lavoratori comunali di Antwerpen

Hilde Willaert, presidente del sindacato degli insegnanti socialisti Oost-Vlaanderen

André Gonsalis, ex presidente del sindacato dei lavoratori dei servizi pubblici Veurne

Brasile

Glauber Brauga, parlamentare del PSOL

Sindacato dei dipendenti municipali di Joinville-SC

Lavoratori dell’acquedotto e delle fognature di Joinville

Sindacato degli Studenti di Univille

Danimarca

Jan Hoby, vice presidentee dell’Associazione Nazionale degli educatori sociali

France

Secours Rouge

Sindacato UNL

I giovani dell’APRÈS

Germany

Ferat Koçak, parlamentare di Die Linke

Grecia

Konstantinos Papadakis, avvocato; ex-consigliere del comune di Atene, ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene; avvocato al processo contro Alba Dorata

Eftyhia Papalouka, vice sindaco, Municipio di Nea Filadelfeia, Nea Chalkidona

Grigoris Kalomoiris, presidente del Sindacato Panellenico degli Insegnanti in Pensione

Evangelos Kitsonis, presidente del Sindacato Panellenico dei lavoratori dell’ICAP

Ilias Stavrianos, presidente del Sindacato Panellenico dei lavoratori di Vantage Towers

Dimitrios Chatzistelios, Segretario del Direttivo del Sindacato Panellenico dei lavoratori di Vodafone-Panafon

Matthaios Velogiannis, membro del Direttivo del Sindacato Panellenico dei lavoratori della Ricerca e dell’Istruzione Superiore (SERETE)

Alexandros Sarantos, vice segretario del direttivo dell’Associazione dei Pensionati della DEN di Megalopolis; membro del direttivo della Federazione Panellenica dei Pensionati della DEN (POS/DEI)

Orestis Doulos, membro del direttivo Sindacato Panellenico dei lavoratori di Vantage Towers

Anastasia Stavropoulou, membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)

Giorgos Ortantzoglou, presidente del Sindacato dei lavoratori comunali di Filadelfeia, Chalkidona

Anastasia Matsouka, membro del direttivo dell’Ordine Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)

Yannis Xydis, membro della segreteria politica di MeRA25

Vasilis Kafantaris, membro del Consiglio Generale del sindacato degli insegnanti OELMEK (Cipro)

Giorgos Lechouritis, membro del comitato scientifico del Sindacato dei Lavoratori della prevenzione

Thanasis Kampagiannis, avvocato, ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene

Giorgos Souvaliotis, membro del direttivo del Sindacato degli Ingegneri salariati (Patras Branch)

Yiannos Giannopoulos, ex membro del Comitato Esecutivo della Camera Tecnica della Grecia (TEE); membro del Sindacato degli Ingegneri salariati

Dimitra Rompoti, avvocato (Atene); membro del Sindacato degli avvocati salariali; ex membro del direttivo della Camera del lavoro di Atene

Dinos Palaistidis, sindacalista del Sindacato dei lavoratori del libro, della carta e dei media digitali dell’Attica (ΣΥΒΧΨΑ)

Eugenia Kouniaki, avvocato; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)

Angeliki Serafeim, avvocato; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)

Giorgis Vlachos, avvocato; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)

Theodoros Symeonidis, avvocato; ex membro del direttivo dell’Ordine degli Avvocati di Atene (Intervento Alternativo, Rovesciamento Legale)

Taxiarchis Sarantopoulos, avvocato (Atene)

Evangelos Trimponias, avvocato (Atene)

Vangelis K Giosmas, avvocato (Atene)

Patrikios Patrikounakos, avvocato (Atene)

Georgia Palaiologou, avvocato (Atene)

Sofia Chani, avvocato (Atene)

Kostas Mouchlianitis, avvocato (Atene)

 

Italia

Slavoj Zizek Filosofo e saggista

Senatore Stefano Patuanelli, capogruppo Movimento 5 Stelle

Marco Grimaldi, vice capogruppo AVS camera dei deputati

Franco Bavila, direttore della rivista “Rivoluzione”

Mario Iavazzi Assemblea Generale CGIL Nazionale

Paolo Brini Assemblea Generale Fiom CGIL Nazionale

Domenico Loffredo Assemblea Generale Fiom CGIL Nazionale

Antonio Forlano Assemblea Generale Filt CGIL Nazionale

Paolo Grassi Assemblea Generale Nidil CGIL Nazionale

Gianplacido Ottaviano Rsu Fiom CGIL Bonfiglioli BO

Francesca Esposito Atm Milano Assemblea Generale CGIL Milano

Vincenzo Chianese Rsu Fiom CGIL Prima Components Gricignano d’Aversa Caserta

Tomaso Perani Rsu Università Statale Assemblea generale FLC-CGIL Milano

Angelo Raimondi Rsu Filcams CGIL Esselunga Corbetta-Milano

Jeisson Zuniga Rsa Filt CGIL Trasporti&Magazzini Cantiere Ups Milano

Pedro Calderon Filt CGIL Idealpartner Cantiere Ups Milano

Irene Forno Rsu Flc CGIL Scuola Milano

Sergio Schneider Rsu Flc-CGIL Scuola Milano

Mariangela La Paglia Cappelluti Rsu Flc-CGIL Scuola Milano

Elena Ricci Rsu FP-CGIL Istituto Redaelli Milano

Daniele Chiavelli Rsu Flc CGIL Scuola Mantova

Ferdinando De Marco Rsu Fiom CGIL Ersistemi Parma

Filippo Agazzi Rsu Fiom CGIL Gpi Parma

Nensi Castro Rsa Filcams CGIL Cna Reggio Emilia

Matteo Parlati Ferrari Maranello Assemblea generale Fiom-CGIL Modena

Giuseppe Violante Rsa Maserati Assemblea generale Fiom-CGIL Modena

Giuseppe Faillace Rsu Motovario Assemblea generale Fiom-CGIL Modena

Simona Leri Rsu Coop Alleanza 3.0 Assemblea Generale Filcams CGIL Modena

Carletto Vezzali Rsu Flai CGIL Global Carni Modena

Raffaele Signoriello Rsu Fiom CGIL Otis Bologna

Luca Lanzi Rsu Fiom CGIL Manitou Modena

Concetta VentrellI Rsu Motovario Assemblea generale Fiom CGIL Modena

Ilic Vezzosi Flc CGIL Bologna

Salvatore Veltri Rsu Fp CGIL Istituto Rizzoli Bologna

Anna Venezia, Rsu Fp CGIL Istituto Rizzoli Bologna

Antonio Maccariello, Rsu Fiom CGIL Bonfiglioli Riduttori Bologna

Serafino Pirillo, Rsu Fiom CGIL Bonfiglioli Riduttori Bologna

Valentino Paoloni, Rsu Fp CGIL Asc Insieme Bologna

Domenico Minadeo, Rsu Fiom CGIL Metaltarghe Bologna

Davide Bacchelli, Rsu Fiom Ima Bologna

Ivan Serra, Rsu Fiom CGIL RCM Bologna

Fabio Pavone RSU FP CGIL AOSP Sant’orsola Malpighi

Nico Maman Ass. Generale FP CGIL Bologna

Loredana Donnici, Comitato degli iscritti FP CGIL IOR Bologna

Giuseppe Gomini, Rsu Fiom CGIL Ducati Bologna

Gemma Giusti, Ass. Generale FP CGIL Bologna

Salvatore Mercogliano Flc CGIL Pistoia

Diego Sabelli Rsu Fiom CGIL Elt Roma

Arianna Mancini Asl Roma 2 Fp CGIL Roma

Gabriele D’angeli Flc CGIL Roma Sud

Marco Carletti Rsa Fisac CGIL Bff Bank Roma

Lorenzo Esposito RSU Fisac CGIL Banca D’Italia Milano

Francesco Favalli Rsu Flc-CGIL Scuola Cremona

Franco Ferrara consiglio direttivo dello SPI CGIL Lega Bassa Valbisagno Genova

Fabio Guerrini associazione studentesca Gruppo di studio marxista – Università degli Studi di
Milano

Kevin Marocchi associazione studentesca Alziamo la testa – Università Sapienza di Roma

Carolina Botnaru associazione studentesca Rosa Luxemburg – Università degli Studi di Trieste

Raffaella Lanzaro Collettivo Marxista Università di Bologna

Claudia Caiazzo Collettivo Karl Marx Università di Modena

Noemi Giardiello coordinatrice nazionale giovani PCR

Alessio Bolt coordinatore giovani PCR Napoli

Michele Ricco coordinatore giovani PCR Varese

Davide Gallerani coordinatore giovani PCR Parma

Massimiliano Vetró coordinatore giovani PCR Torino

Irlanda

Paul Murphy, People Before Profit–Solidarity, parlamentare per Dublino sud-ovest-West

Madeleine Johansson, People Before Profit, consigliere del consiglio della Contea di Dublino sud per Palmerstown-Fonthill LEA

Pakistan

Ikhlaq Ahmed, presidente del Sindacato dei Lavoratori Elettrici di Karachi.

Ordine degli Avvocati di Karachi

Sindacato Generale dei Lavoratori degli Pneumatici

Ordine degli Avvocati di Malir, Karachi

Federazione Sindacale del Balochistan (con circa 40 sindacati affiliati)

Grande Alleanza dei Sindacati del Balochistan

Sindacato dei Minatori del Balochistan

Federazione Unitaria dei Lavoratori del Balochistan

Comitato d’Azione Popolare dell’Azad Kashmir

Ordine degli Avvocati del Distretto di Poonchin in Azad Kashmir

Sud Africa

Partito dei Lavoratori Socialisti e Movimento Socialista Giovanile, Sud Africa

USA

Chris Smalls, Sindacato dei Lavoratori di Amazon

Regno Unito

Fiona Lali, coordinatrice delle campagne del RCP, candidata al parlamento per Stratford and Bow

Ian Hodson, presidente nazionale del sindacato BFAWU

John McInally, ex vice-presidente, del Sindacato dei Lavoratori dei Servizi pubblici e commericali (PCSU)

Venezuela

Miguel Angel Hernandez, leader del Partito Socialismo e Libertà (PSL Venezuela)

Modello di lettera per le ambasciate e i consolati:

[Data]

Sua Eccellenza [Nome]

Ambasciatore/Console del Pakistan

[Indirizzo della missione diplomatica pakistana]

[Città, Paese]

Sua Eccellenza,

Re: Appello Urgente per il Rilascio per i Dirigenti Imprigionati del Comitato d’Azione Popolare Gilgit Baltistan

Noi, in nome di [la tua organizzazione], scriviamo per esprimere la nostra grave preoccupazione riguardo al recente arresto e alla detenzione di dirigenti di spicco del Comitato d’Azione Popolare – Gilgit Baltistan (AAC-GB) da parte delle autorità pakistane.

Elementi di preoccupazione

Il 16 maggio, la polizia pakistana ha arrestato numerosi dirigenti, tra cui:

– Ehsan Ali, presidente dell’AAC-GB e avvocato.
– Waheed Hassan, addetto stampa dell’AAC-GB.
– Mehboob Wali, vice presidente dell’AAC-GB.
– Asghar Shah, presidente della gioventù dell’AAC-GB.
– Masood Ur Rehman e altri dirigenti del comitato.

Queste persone sono state accusate di “disturbare l’ordine pubblico” in seguito a proteste pacifiche contro le restrizioni al loro diritto democratico di organizzarsi e di viaggiare liberamente all’interno del Pakistan.

Antefatto di questi arresti

I dirigenti imprigionati stavano pianificando un incontro politico legittimo in data 24-25 maggio a Skardu, per affrontare tematiche di importanza vitale per la popolazione del Gilgit-Baltistan, tra cui:

– La proposta di legge sui minerali che interessa la proprietà delle risorse naturali.
– L’accesso ai beni di prima necessità, inclusi i sussidi per la farina.
– La fornitura di elettricità, servizi sanitari e scolastici.

Ehsan Ali è stato sottoposto ad una persecuzione costante da parte delle autorità statali, inclusa l’iscrizione nel cosiddetto “Allegato Quattro”, una legislazione che restringe pesantemente la libertà di movimento, che venne originariamente congegnata per monitorare sospetti terroristi. Ciò rappresenta un abuso clamoroso della legislazione anti-terrorismo contro legittimi attivisti politici.

Diritti democratici e norme internazionali

L’AAC-GB ha agito pacificamente e con successo all’interno delle strutture democratiche, ottenendo vittorie significative per il popolo del Gilgit-Baltistan:

– Garantire sussidi per la farina per le comunità che vivono insicurezza alimentare.
– Negoziare un miglioramento nell’accesso all’elettricità e ai servizi essenziali.
– Difendere la fornitura di servizi sanitari e scolastici in zone scarsamente servite.

Queste attività costituiscono forme di organizzazione politica e di attivismo legittime, che dovrebbero essere protette dalla legge pakistana e dalle norme internazionali sui diritti umani, tra cui:

– La Convenzione internazionale sui diritti civili e politici (che il Pakistan ha firmato)
– La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
– Le stesse garanzie costituzionali del Pakistan sulla libertà di riunione e di espressione.

Le richieste della campagna

In virtù di quanto sopra esposto, noi sostenitori della campagna di solidarietà per l’AAC-GB chiediamo rispettosamente:

– Il rilascio immediato e incondizionato di tutti i dirigenti e attivisti dell’AAC-GB imprigionati.
– Il ritiro di tutte le accuse contro i detenuti, che risultano essere a sfondo politico.
– La rimozione del nome di Ehsan Ali dall’Allegato Quattro e il ripristino di tutti i suoi pieni diritti concernenti la libertà di movimento e l’attività politica.
– La fine della persecuzione e della sorveglianza dei membri e dei sostenitori dell’AAC-GB.
– Il rispetto dei diritti democratici, incluso il diritto di riunione, di espressione e di organizzazione politica in Gilgit-Baltistan.
– La messa in pratica del programma di quattordici punti precedentemente concordato con il governo del Gilgit-Baltistan.

Attenzione Internazionale

Vorremmo informarLa che questo caso ha attirato (e continua ad attirare) una rilevante attenzione internazionale da parte di:

– Organizzazioni sindacali in molteplici paesi.
– Movimenti studenteschi e associazioni della società civile.
– Organizzazioni dei diritti umani.
– Parlamentari e rappresentati eletti.
– La prosecuzione della detenzione di questi dirigenti danneggia la reputazione internazionale del Pakistan e mina il suo impegno verso un governo democratico e i diritti umani.

Richiesta d’azione

Facciamo appello a Lei affinché:

– Trasmetta queste preoccupazioni con urgenza alle autorità competenti a Islamabad.
– Utilizzi la Sua influenza diplomatica per garantire l’immediato rilascio dei detenuti.
– Ci fornisca un ragguaglio sull’azioni intraprese per risolvere questa situazione.
– Faciliti il dialogo tra il governo pakistano e i rappresentanti dell’AAC-GB.

In breve

Il popolo del Gilgit-Baltistan merita gli stessi diritti democratici e le stesse libertà godute da tutti i cittadini pakistani. La criminalizzazione delle organizzazioni politiche pacifiche crea un pericoloso precedente e danneggia le istituzioni democratiche del Pakistan.

Ci aspettiamo una Sua azione tempestiva a tal riguardo e di ricevere conferma dei passi intrapresi per garantire il rilascio di questi leader impegnati delle proprie comunità.

Il movimento operaio internazionale si schiera in solidarietà ai nostri compagni in Gilgit-Baltistan e continueremo a monitorare questa situazione da vicino.

Distinti saluti

[Firma]

[Nome e carica]

[Organizzazione]

[Informazioni di contatto]

CC:

Ministro degli Affari Esteri, Pakistan (spokesperson.office1@mofa.gov.pk)

Ministro degli Interni, Pakistan (dslaw2@interior.gov.pk)

Governatore del Gilgit-Baltistan info@gilgitbaltistan.gov.pk

[Consiglieri locali/Parlamentari]

contact@pakistansolidarity.org

Modello di mozione: Solidarietà ai Dirigenti Imprigionati del Comitato d’Azione Popolare Gilgit-Baltistan

Il [nome del sindacato/organizzazione studentesca] prende atto con grave preoccupazione:

– Dell’arresto e della detenzione dei dirigenti del Comitato d’Azione Popolare Gilgit-Baltistan (AAC-GB), tra cui il presidente Ehsan Ali, l’addetto stampa Waheed Hassan, il vice presidente Mehboob Wali e il presidente dell’ala giovanile Asghar Shah.
– Che questi compagni sono stati accusati di “disturbare l’ordine pubblico” per aver protestato pacificamente contro le restrizioni dei propri diritti democratici di organizzarsi.
– Che Ehsan Ali è stato inserito nella famigerata lista dell’“Allegato Quattro”, una legge pakistana originariamente pensata per monitorare i terroristi, che restringe pesantemente la sua libertà di movimento.
– Che questi arresti sono avvenuti nel momento in cui l’AAC-GB pianificava una riunione per affrontare la questione della proprietà delle risorse naturali in Gilgit-Baltistan.
– Che l’AAC-GB ha organizzato con successo movimenti di massa che hanno ottenuto concessioni vitali rispetto ai sussidi della farina, le forniture elettriche, la sanità e l’istruzione per comunità che vivono in estrema povertà.

Il [nome del sindacato/organizzazione studentesca] ritiene che:

– Questi arresti rappresentino un chiaro attacco ai diritti democratici e sindacali.
– La criminalizzazione dell’attività politica pacifica crei un pericoloso precedente per i movimenti dei lavoratori a livello globale.
– La solidarietà internazionale sia essenziale per difendere il diritto ad organizzarsi contro lo sfruttamento e l’oppressione.
– La lotta dei lavoratori in Gilgit- Baltistan contro la povertà e lo sfruttamento ambientale sia parte del più ampio movimento operaio internazionale.

Il [nome del sindacato/organizzazione studentesca] delibera di:

1. Condannare questi arresti a sfondo politico e di chiedere il rilascio immediato e incondizionato di tutti i dirigenti e gli attivisti dell’AAC-GB in carcere.

2. Chiedere la rimozione del nome di Ehsan Ali’s dall’Allegato Quattro e di ripristinare i suoi pieni diritti democratici.

3. Scrivere al personale diplomatico pakistano nelle diverse ambasciate/consolati per chiedere il rilascio di tutti i compagni arrestati e la fine della repressione statale in Gilgit-Baltistan.

4. Incoraggiare i propri iscritti a partecipare alle manifestazioni di solidarietà e alle proteste organizzate in appoggio all’AAC-GB di fronte alle ambasciate e ai consolati pakistani.

5. Condividere informazioni riguardo a questo caso attraverso comunicati del sindacato/organizzazione, social media e materiale informativo.

6. Contribuire a future campagne di solidarietà e di mantenere un appoggio costante ai movimenti democratici in Pakistan.

Il [nome del sindacato/organizzazione studentesca] si impegna a:

– Monitorare gli sviluppi del caso e di intraprendere ulteriori azioni se necessario.
– Creare legami con le organizzazioni sindacali internazionali per coordinare azioni di solidarietà.
– Promuovere la consapevolezza della lotta più ampia contro l’imperialismo e per i diritti dei lavoratori in Asia meridionale.
– Appoggiare movimenti parimenti vittime della repressione statale in tutto il mondo.

“Un’offesa a uno è un’offesa a tutti”

Proposto da: [Nomi]
In data: [Data]

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