Appello per lo sciopero generale – Solo la lotta di classe internazionale può fermare il genocidio a Gaza

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Appello per lo sciopero generale – Solo la lotta di classe internazionale può fermare il genocidio a Gaza

Pubblichiamo l’appello promosso da lavoratori, delegati e dirigenti sindacali per la convocazione di uno sciopero generale contro il genocidio in Palestina e contro il governo Meloni, complice di Netanyahu. L’appello è rivolto a tutte le organizzazioni sindacali e invitiamo tutti i lavoratori a sottoscriverlo.

Qui il volantino dell’appello in formato pdf.

 

 

La distruzione della Palestina e la strage in corso sono sotto gli occhi di tutti. Oltre 60mila persone, tra cui una buona parte bambini, ammazzate dall’esercito israeliano. La miseria, la fame e il blocco degli aiuti, o il suo utilizzo per bombardare e sterminare, non hanno che un nome: genocidio.

I sindacati in queste settimane hanno organizzato blocchi, presidi e manifestazioni, di protesta, ma è evidente che serve molto di più. I sindacati devono organizzare il movimento dei lavoratori convocando lo sciopero generale. Il sostegno e la solidarietà da parte dei giovani e dei lavoratori in tutto il mondo dimostra che sta crescendo la determinazione a fermare questo massacro.

La manifestazione in sostegno della Global Sumud Flotilla a Genova a fine agosto con 50mila partecipanti ha dato il via a una stagione di mobilitazione che può cambiare il corso degli avvenimenti.

In questi mesi si sono succedute anche le iniziative sindacali e scioperi in diversi porti per fermare il commercio di armi con Israele. Il ruolo strategico che ha l’Italia nel Mediterraneo rende il nostro paese e i lavoratori, dei porti e della logistica in particolare, una forza decisiva in questa mobilitazione.

L’unico modo in cui si può realmente fermare il genocidio è colpire gli interessi economici di Israele e dei suoi alleati, a partire dal governo Meloni. Sono i lavoratori che, con una seria mobilitazione in Italia e a livello internazionale, con lo sciopero, possono fermarli.

La politica del governo a sostegno di Netanyahu è la stessa politica che difende in casa nostra i privilegi di una ristretta minoranza di capitalisti a scapito degli interessi di tutti i lavoratori.

Così come portano avanti una politica di rapina e sopraffazione verso i popoli più deboli, nello stesso modo portano avanti una politica di tagli e sacrifici verso i lavoratori.

Mentre i nostri salari continuano a perdere potere d’acquisto e sanità e istruzione sono sempre più allo sbando, il governo decide di portare al 5% del PIL la spese per gli armamenti, preparandosi a nuovi e ulteriori tagli allo stato sociale.

La lotta in difesa del popolo palestinese non è solo una lotta contro una inaccettabile ingiustizia, è anche una lotta per difendere i nostri interessi, gli interessi degli sfruttati contro un capitalismo senza scrupoli.
Fermare il paese, bloccare i porti, interrompere l’esportazione di armi e qualunque altra merce sia necessaria al governo Netanyahu è possibile. I sindacati devono convocare assemblee in tutti i luoghi di lavoro, discutere ogni iniziativa, per arrivare a uno sciopero generale che blocchi veramente il paese, per fermare il genocidio e gli investimenti miliardari in armamenti a scapito di stato sociale, sanità, istruzione e pensioni.

  • Stop al genocidio in Palestina!
  • Più insegnanti, non soldati!
  • Più ospedali, non bombe!
  • Più case, non caserme!

Prime adesioni:
Domenico Loffredo Rsa Stellantis Pomigliano, Antonio Forlano Rsu UPS Milano, Giuseppe Violante Rsa Maserati Modena, Giuseppe Faillace Rsu Motovario Modena, Parlati Matteo operaio Ferrari Modena, Andrea Casaccia RSA Iveco FPT enti centrali Torino, Nico Maman lavoratore Comune Bologna, Salvatore Veltri RSU Istituto Ortopedico Rizzoli Bologna, Elena Ricci Rsu ASP Golgi-Redaelli Milano, Diego Sabelli Rsu Elettronica spa Roma, Gianplacido Ottaviano e Antonio Maccariello Rsu Bonfiglioli Bologna, Tomaso Perani Rsu Università degli Studi Milano, Ferdinando De Marco Rsu Ersistemi Parma, Vincenzo Chianese Rsa Prima Sole Components Caserta, Irene Forno Scuola Rsu Milano, Mario Iavazzi Assemblea generale Nazionale Cgil, Paolo Brini Assemblea generale Nazionale CC Fiom, Andrea Begliomini Rsa Viridea Arese, Daniele Chiavelli Rsu scuola Mantova, Angelo Raimondi RSU Esselunga Milano.

 

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