Appello di militanti sindacali per il voto a favore della lista “Per una Sinistra Rivoluzionaria”

PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA – Il nostro programma
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Appello di militanti sindacali per il voto a favore della lista “Per una Sinistra Rivoluzionaria”

Da decenni le conquiste dei lavoratori e delle lavoratrici, i loro diritti, il loro salario, la loro salute sono sotto costante attacco. Lo stesso vale per gli altri settori oppressi, dai giovani ai/lle pensionate, al popolo povero in particolare del meridione d’Italia. Le lavoratrici vedono peggiorare la loro condizione dentro e fuori dai posti di lavoro e su di loro ricadono le conseguenze peggiori dello smantellamento dei servizi pubblici, dai nidi alla scuola e alla sanità pubbliche. Si sviluppano sistematiche campagne razziste contro i migranti per dividere i lavoratori e gli oppressi.

Questi processi, in corso già da decenni, hanno avuto una pesante accelerazione a partire dalla crisi mondiale del capitalismo scoppiata nel 2008

Anche nel nostro paese abbiamo visto attaccare le grandi conquiste realizzate dai lavoratori e dalle lavoratrici con le loro grandi lotte, in particolare degli anni ’60 e ’70.

Rispetto a questa offensiva i/le lavoratori/trici non hanno visto la sinistra ufficiale, politica e sindacale, ergersi a difesa dei loro interessi. Al contrario hanno visto i riformisti di tutti i tipi complici e addirittura attori della offensiva del capitale.

Centrodestra e centrosinistra si sono alternati nell’applicare queste politiche, spesso con i governi di centrosinistra addirittura più zelanti di quelli di destra nell’applicare le politiche volute dal grande capitale. Flessibilità e precarizzazione selvagge (pacchetto Treu e legge Biagi-Maroni), distruzione del sistema pensionistico, privatizzazioni a tappeto, aziendalizzazione di scuole e università, leggi liberticide contro i migranti (Turco-Napolitano, legge Bossi-Fini), partecipazione a guerre imperialiste (Jugoslavia, Afghanistan, Iraq) e l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo.

Questo riguarda anche la Lega, che oggi si erge a paladina dei diritti dei lavoratori mentre ha la responsabilità diretta delle controriforme delle pensioni (riforma Dini, “scalone” Maroni), della precarietà, del primo attacco all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, del famigerato “collegato lavoro” di Sacconi, che sancisce la derogabilità dei contratti nazionali, solo per citare alcuni esempi.

Con i governi Monti e poi Letta-Renzi-Gentiloni il PD ha poi sigillato e rilanciato all’ennesima potenza l’offensiva padronale.

Di fronte a ciò le direzioni delle grandi organizzazioni sindacali hanno oscillato tra complicità e accettazione passiva. Non parliamo della CISL, vero e proprio sindacato padronale, ma anche della Cgil. La risposta alla riforma Fornero con l’incredibile “sciopericchio” di sole 3 ore è la rappresentazione emblematica di quanto detto. Gravissima poi è stata la responsabilità di avere abbandonato la lotta contro il Jobs Act e contro la “buona scuola”, che pure aveva mostrato un potenziale di massa nelle mobilitazioni dell’autunno 2014 e primavera 2015.

Come lavoratori e militanti sindacali ci siamo impegnati in questi anni a contrastare questa deriva, e nell’opporci a una lunga serie di contratti bidone che hanno fatto ulteriormente arretrare la condizione nei luoghi di lavoro.

Questa politica delle organizzazioni politiche e sindacali della sinistra riformista ha colpito duramente il movimento popolare permettendo lo sviluppo all’interno della classe della falsa e reazionaria risposta di organizzazione come la Lega o il Movimento Cinque Stelle.

È giunto il momento di prospettare, anche approfittando della scadenza elettorale, una vera alternativa a questa situazione. Una alternativa non basata sull’eterna riproposizione delle utopie “antiliberiste” (già più volte sconfitte nella partecipazione della sinistra “radicale” – Prc, Pci – alle coalizioni di centrosinistra, appoggiando misure come il pacchetto Treu, gli sgravi fiscali massicci al padronato e le missioni di guerra), ma sul richiamo ad una prospettiva anticapitalista, rivoluzionaria e socialista.

Per questi motivi salutiamo con favore e sosterremo la presentazione della lista “per una Sinistra rivoluzionaria”, che indicando una serie di obbiettivi immediati e transitori nel proprio programma ci pare rispondere alle esigenze della situazione. Positiva è anche la scelta di presentare lavoratori e lavoratrici anche di diverse esperienze sindacali che in questi anni sono stati impegnati in prima persona nelle fabbriche e nelle aziende nelle battaglie sindacali e politiche prima ricordate.

Porre rivendicazioni come la riduzione massiccia dell’orario di lavoro a parità di salario e l’abolizione di tutte le leggi di flessibilità per garantire a tutti/e un lavoro dignitoso a tempo indeterminato; la nazionalizzazione senza indennizzo delle grandi aziende che licenziano o inquinano; l’annullamento del debito pubblico verso le banche, ricavando molte decine di miliardi da utilizzare per la spesa pubblica; la nazionalizzazione senza indennizzo del sistema bancario e finanziario; e infine la prospettiva alternativa a tutte le combinazioni governative borghesi di un governo dei lavoratori; tutto ciò pone una prospettiva in cui ci riconosciamo.

Per questo, pensando così di essere coerenti con la nostra battaglia di sindacalisti e sindacaliste classisti/e, invitiamo gli iscritti/e alle organizzazioni sindacali e più in generale, i lavoratori e le lavoratrici a sostenere, col proprio voto nelle prossime elezioni politiche, le liste di “Per una Sinistra Rivoluzionaria”.

Domenico Loffredo (operaio Fca Pomigliano Napoli Fiom-Cgil), Luigi Sorge (operaio Fca Cassino Fiom-Cgil), Giuseppe Violante (delegato Fiom-Cgil Maserati Modena), Matteo Parlati (delegato Fiom-Cgil Ferrari Modena), Daniele Debetto (delegato Filcea-CGIL Pirelli Settimo Torinese), Simona Leri (delegata Filcams-Cgil Coop Alleanza 3.0 Modena), Donatella Ascoli (delegata Filcams-Cgil Musei Civici Veneziani-Venezia Dir Cgil Veneto), Stefano Fontana (Fincantieri Marghera Dir Fiom -Cgil Venezia), Davide Ledda (delegato Fiom-Cgil Cft Parma), Alessandra Pierosara (Dir. Nazionale Fillea Cgil Socia-lavoratrice D’Esi Società Cooperativa Azienda recuperata dai lavoratori), Enrico Pellegrini (delegato Filcams-Cgil Musei Civici Veneziani Dir Cgil Venezia), Arianna Mancini (delegata Sanità Usb Roma), Antonio Forlano (delegato Filt-Cgil Ups Milano), Crescenzo Papale (delegato DP Ancona Agenzia Entrate USB Pubblico Impiego), Luca Ibattici (delegato Fiom-Cgil Spal Reggio Emilia), Laura Parozzi (delegata Filt-Cgil Ups Vimodrone Milano), Mario Iavazzi (Direttivo nazionale Cgil), Luca Scacchi (Direttivo nazionale Cgil), Paolo Brini (Comitato Centrale Fiom-Cgil), Francesco Doro (Comitato Centrale Fiom-Cgil), Paolo Grassi (Dir. Naz Nidil-Cgil), Franco Grisolia (Comitato nazionale di garanzia Cgil), Margherita Colella (Dir. Naz Flc-Cgil), Alfonsina Palumbo (Dir. Nazionale Fisac-Cgil), Francesco Durante (Dir. Nazionale Fisac-Cgil), Daniele Prampolini (Dir.Fiom Modena), Piero Ficiarà (Dir.Fiom-Cgil Modena), Luca Acquarico (Dir. Fiom-Cgil Modena), Luca Paltrinieri (delegato Fiom-Cgil Netscout Modena), Giuseppe Faillace (delegato Fiom-Cgil Motovario Modena), Davide Bacchelli (delegato Fiom-Cgil Ima Bologna), Gianplacido Ottaviano (delegato Fiom-Cgil Bonfiglioli Bologna), Gian Pietro Montanari (delegato Fiom-Cgil Toyota Bologna), Domenico Minadeo (delegato Fiom Metaltarghe Bologna), Massimo Pieri (delegato Fiom Tas spa Casalecchio di Reno BO), Giuseppe Gomini (delegato Fiom-Cgil Ducati Bologna), Davide Tognioni (delegato FP-Cgil Comune di Rolo Reggio Emilia), Ilic Vezzosi (Dir. Cgil Reggio Emilia), Marco Paterlini (delegato FP-Cgil L’Olmo Reggio Emilia), Marco Mussini (Dir. Fiom-Cgil Reggio Emilia), Ermanno Lorenzoni (Dir. Emilia Romagna SGB), Manfredi Storaci (Dir. Emilia Romagna SGB), Antonino Marceca (Dir. Funzione Pubblica-Cgil Veneto). Gianbattista Mineni (Dir. CGIL Veneto), Stefano D’Intinosante (delegato Fiom-Cgil Somec), Alessandro Busetto (segretario provinciale CUB Venezia, delegato Università Ca’ Foscari), Fabio Basso (Dir. Fiom-Cgil Venezia Fincantieri Marghera), Angelo Raimondi (delegato Filcams-Cgil Esselunga Corbetta-Milano), Cinzia Crespi (delegata Filt-Cgil Ups Vimodrone Milano), Joan Valdiviezo (delegato Filt-Cgil Italgroup cantiere​ Ups Milano), Jeisson Zuniga (delegato Filt-Cgil Planet Cantiere Ups Milano), Luca Pezza (delegato Filctem-Cgil Michelin Milano), Francesca Esposito (lavoratrice Atm Milano iscritta Filt-Cgil Atm), Giovanna Benites (lavoratrice Ospedale San Paolo iscritta Funzione pubblica-Cgil Milano), Francesco Serati (delegato Filt-Cgil Fast-Log Cantiere Ups Como), Barbara Lietti (delegata Funzione pubblica-Cgil Ospedale Sacco Milano), Andrea Galvagno (Coordinamento enti locali USB Piemonte), Lorenzo Mortara (delegato Fiom-Cgil YKK Vercelli), Diego Sabelli (delegato Elt Fiom-Cgil Roma), Alessio Sammartino (Dir. Filcams-Cgil Roma), Riccardo Spadano (delegato Consiglio Nazionale degli Ingegneri SGB Roma), Marco Di Pietrantonio (Dir. FP-Cgil Pescara), Ilaria Del Biondo (Dir. Nidil Cgil Pescara), Vincenzo Chianese (delegato Fiom-Cgil Ergom Napoli), Antonio Esposito (delegato Slc-Cgil Almaviva Napoli), Lidia Luzzaro (Dir. Nidil-Cgil Cosenza), Francesco De Simone (Dir Cgil Calabria), Giuseppe Siclari (Assemblea Generale Cgil Calabria), Emilio Damico (Dir Cgil- Camera del Lavoro Cosenza), Ercole Mastrocinque (delegato Slc-Cgil Poste Italiane), Antonio Pensabene (Dir. Fiom-Cgil Reggio Calabria), Michele Mililli (Dir. regionale Filcams-Cgil Ragusa), Marco Carletti (Direttivo Fisac Lazio), Gianluca Sita  (delegato Fiom-Cgil IMA Bologna), Franco Ferrara (Spi-Cgil Genova), Antonio Mangione (Rls Filt-Cgil Appalti Ferrovie Nord Milano)

Per adesioni

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