di Michele Ricco – PCR Varese

Nonostante la pioggia, sabato scorso quasi duecento antifascisti hanno partecipato al presidio organizzato per protestare contro l’aggressione subita da un nostro compagno del PCR il 24 gennaio da parte di due fascisti di Blocco Studentesco, che lo avevano minacciato affinché smettesse di diffondere materiale all’ITET Casula di Varese, scuola che considerano sotto il loro controllo.

La determinazione dei compagni non è stata smorzata da queste minacce e, per tutta la settimana precedente al presidio, hanno coperto varie scuole della provincia volantinando e diffondendo le nostre idee con entusiasmo.

L’appello per il presidio è stato rivolto a tutte le realtà antifasciste di Varese e provincia, molte delle quali hanno aderito. Hanno partecipato inoltre molti compagni del PCR arrivati da Milano, Crema e Pavia.

Gli interventi sono stati numerosi e si sono concentrati sul nuovo e oppressivo decreto sicurezza, sulle gravi mancanze e complicità del riformismo, sull’ipocrisia del governo, sulla proposta di un comitato antifascista a Varese e sulla necessità di una lotta organizzata di lavoratori e studenti contro lo squadrismo fascista. Il dato di 46 copie del nostro giornale diffuse, oltre ai nostri testi e opuscoli rispecchia l’interesse verso le idee rivoluzionarie e la ricerca di un’organizzazione comunista.

Questo attacco deve rafforzare la nostra determinazione nel costruire una lotta di massa contro il fascismo e il sistema capitalista che lo genera e lo alimenta, e di cui i fascisti sono sempre stati lo strumento per reprimere il movimento operaio e chiunque lotti contro l’oppressione. Per questo abbiamo convocato per sabato 8 febbraio un’assemblea al Circolo Lenin, sede del PCR a Varese, su cos’è il fascismo e come combatterlo, invitando tutte le organizzazioni antifasciste della città a intervenire.

CONTRO IL FASCISMO!
CONTRO IL SISTEMA CHE LO ALIMENTA!