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15 marzo, Global climate strike – 23 marzo, corteo contro le grandi opere: il nostro volantino

Venerdì 15 marzo è la volta anche in Italia del “global climate strike”, lo sciopero generale per il clima.

Già decine di migliaia gli studenti sono scesi in piazza in tutta Europa, dalla Gran Bretagna alla Svezia, dal Belgio alla Svizzera.

Il momento è ora! Il salto di qualità compiuto in queste mobilitazioni è dato dalla consapevolezza che solo con la lotta collettiva potremo salvare il pianeta. Le “buone pratiche” individuali, per quanto virtuose, non potranno mai farlo.

Infatti, per contenere l’aumento delle temperature al di sotto di 1,5°C, diversi scienziati indicano misure drastiche, come la riduzione entro il 2030 del 45% di emissioni di anidride carbonica rispetto ai livelli del 2010. Il problema sono dunque le grandi scelte economiche: 100 aziende multinazionali sono oggi responsabili del 71% delle emissioni globali di gas serra.

Il sistema non si può riformare! L’economia verde all’interno del capitalismo è una grande truffa, un altro modo per fare profitti. Le grandi multinazionali investono anche nelle rinnovabili, intascandosi gli aiuti di Stato. E non dimentichiamoci che l’Italia (come tanti altri paesi) garantisce ancora oggi 16 miliardi di euro di sussidi diretti e indi-retti alle società petrolifere!

Da più parti si chiede un impegno ai governi affinché cambino le loro politiche. Ma questo non avverrà mai. Da decenni si susseguono vertici sul clima (Kyoto, Parigi, COP21), che producono enormi fallimenti e che dimostrano la completa sudditanza di governi ed organismi internazionali agli interessi delle multinazionali responsabili dell’inquinamento, della deforestazione e delle devastazioni ambientali.

Dai governi di destra, di centro o di sinistra non ci possiamo aspettare nulla. Solo l’azione di massa, lo sciopero di studenti e lavoratori uniti possono fermare la distruzione del pianeta. Abbiamo bisogno di un programma alternativo: le principali industrie, le fabbriche inquinanti, vanno espropriate, riconvertite e poste sotto il controllo dei lavoratori.

Dobbiamo decidere noi, non le élite al governo o un pugno di multinazionali!

Sabato 23 marzo a Roma ci sarà una grande Marcia per il clima e contro le grandi opere inutili. È un passaggio importante per fermare progetti come Tav, terzo valico, Tap o le trivellazioni nei mari.

 

Sinistra classe rivoluzione sarà presente con uno spezzone! Vieni a Roma con noi!

 Scrivi a [email protected]  o contatta i nostri compagni per sapere dove e quando partono i pullman nella tua città

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